martedì 5 marzo 2019

Santo Volto e Beata Maria Pierina(Giuseppa Maria) De Micheli




Introduzione
Contemplare il volto di Gesù equivale a contemplare il Volto stesso di Dio: «Chi ha visto me, ha visto il Padre. Io sono nel Padre e il Padre è in me» (Gv 14,9b.11a).
Con questa certezza nel cuore, i credenti di ogni tempo hanno adorato, con devozione profonda e amore di figli, il Santo Volto di colui che per amore, e solo per amore, ha immolato se stesso per la salvezza di ciascuno e la redenzione dell'umanità intera.
E la contemplazione del Volto di Cristo non può che ispirarsi a quanto di lui ci dice la Sacra Scrittura, che è, da capo a fondo, attraversata dal suo mistero, velatamente additato nellAntico Testamento e pienamente rivelato nel Nuovo. «Il tuo volto, Signore, io cerco» (Sal 27,8). L'antico anelito del salmista non poteva ricevere esaudimento più grande e sorprendente che nella contemplazione del Volto di Cristo. Dio ha assunto un volto umano; in Gesù di Nàzaret il volto di Dio si è reso visibile: «Egli è immagine del Dio invisibile» (Col 1,15). In lui veramente Dio ci ha benedetti, e «ha fatto splendere il suo volto su di noi» (cfr. Sal 67,2). Al tempo stesso, Dio e uomo qual è, ci rivela anche il volto autentico dell'uomo, “svela pienamente l'uomo alluomo” (Gaudium et Spes, 22).
Solo perché il Figlio di Dio è diventato veramente uomo, l'uomo può, in lui e attraverso di lui, divenire realmente figlio di Dio. Per riportare all'uomo il Volto del Padre, Gesù ha dovuto non soltanto assumere il volto dell'uomo, ma caricarsi persino del "voltodel peccato. «Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio» (2Cor 5,21). Ma la contemplazione del Volto di Cristo non può fermarsi all'immagine di lui crocifisso. Egli è il Risorto! Se così non fosse, «vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede» (1 Cor 15,14).
Dalla devozione alla teologia

Da sempre i cristiani hanno cercato il Volto di Cristo. Troviamo tracce di questa ricerca nell'apostolo Giuda Taddeo, che nei suoi viaggi missionari avrebbe portato con sé un'immagine di Cristo. Ma è soprattutto conosciuta la tradizione del Volto rimasto impresso sul velo della Veronica, di cui si fa cenno nei vangeli apocrifi del II secolo. Un'origine simile avrebbe l'immagine di Edessa, di cui si diceva che fosse stata impressa su un fazzoletto di lino da Gesù stesso e inviata in dono al re Abgar V, sovrano del regno di cui Edessa era la capitale.
Quel fazzoletto, in greco mandylion", fu a lungo conservato e venerato in quella città. Dopo molte vicissitudini, fu trasferito a Costantinopoli, dove rimase fino al 1204, quando sparì in seguito al saccheggio della città. Ancora oggi i cristiani ortodossi ne festeggiano il trasporto a Costantinopoli il 16 agosto. Già nel IX secolo si sapeva che nella Basilica di San Pietro era conservato un velo con l'immagine di Cristo, ma solo più tardi, a partire almeno dalla seconda metà del 1200, apparve in Occidente la devozione al Santo Volto con la tradizione del velo della Veronica", di cui parla anche Dante nel Paradiso. Tuttavia, in Europa, già nellXI secolo era venerato il maestoso Crocifisso di Lucca il cui Volto era ritenuto opera di angeli.
Il culto alle immagini raffiguranti il volto di Cristo considerate acheròpite (cioè non eseguite da mano d'uomo) si sviluppo dapprima nelle Chiese d'Oriente, che preferiscono raffigurare il Volto di Cristo con gli occhi aperti, nel suo aspetto regale, senza i segni umilianti della passione, mentre la Chiesa d'Occidente ha preferito raffigurare il Volto di Cristo colto nel momento della sofferenza e della massima umiliazione, con gli occhi chiusi e con tutti i segni della sua passione.
Ricordiamo che in Francia, a Laon, è venerata un'altra immagine del Signore impressa su un lino. Anche a Genova esiste un Santo Volto su stoffa e a Oviedo in Spagna è noto il Sudario. Un altro, oggi più conosciuto, è quello di Manoppello (Pescara). Per quest'ultimo alcuni studiosi ipotizzano si tratti del piccolo sudario che coprì il Volto di Cristo, posto sotto il grande lenzuolo della Sindone.
Molti studiosi ritengono che il velo della Veronica" sarebbe in realtà la parte relativa al Volto dell'intero lenzuolo della Sindone di Torino, che veniva esposto a Edessa piegato, in modo che i fedeli potessero venerare la sua parte più significativa. Altri studiosi pensano che il mandyliondi Edessa fosse una copia del Volto della Sindone, e tale sarebbe anche l'origine delle altre note reliquie del Volto o dell'intero corpo del Cristo deposto.
Perciò, l'unica immagine veramente acheròpita è quella misteriosamente impressa sulla Sindone di Torino, ed essa è l'unico modello di tutte le altre. Quest'immagine, «misteriosa per la scienza, sfida per l'intelligenza» come l'ha definita Giovanni Paolo II, è per i credenti un grande segno della passione di Cristo. Per questo Benedetto XVI lha definita «specchio del Vangelo». Il corpo e il volto dell'uomo della Sindone riportano, con impressionante chiarezza, i segni di quelle sofferenze cui fu sottoposto Gesù, come ci sono tramandate dalla testimonianza dei Vangeli.
Per noi oggi la Sindone è richiamo forte a contemplare, nell'immagine, il dolore di ogni uomo, le sofferenze a cui spesso non sappiamo neppure dare un nome. Ma di fronte alla Sindone la preghiera, come la riflessione di chi è in ricerca, è anche provocata alla speranza. Speranza di una vita senza dolore, nella gioia del Signore, come egli stesso ha promesso (Gv 15,11); e speranza, anche, che dall'amore fraterno degli uomini e delle donne di oggi si continui quella testimonianza che il Signore ha comandato ai suoi: «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,35).
La medaglia del Santo Volto
La medaglia del Santo Volto, detta anche medaglia miracolosa di Gesùè l'icona di Cristo morto in croce per la redenzione dell'umanità e di Cristo vittima immolata, vivente nella santa Eucaristia.
La medaglia del Santo Volto di Gesù è un dono di Maria Madre di Dio e Madre nostra.
Nella notte del 31 maggio 1938, madre Pierina De Micheli, suora delle Figlie dell'Immacolata Concezione di Buenos Aires, si trovava nella cappella del suo Istituto a Milano, in via Elba 18.
Mentre era immersa in profonda adorazione dinanzi al tabernacolo, le apparve in un nimbo di luce una Signora di celestiale bellezza: era la Santissima Vergine Maria.
Ella teneva in mano uno scapolare (che fu poi sostituito dalla medaglia per ragioni di praticità, con l'approvazione ecclesiasti ca). Esso, su un lato recava impressa l'effigie del Volto di Cristo morto in croce, circoscritta dalle parole bibliche: «Fasplendere su di noi, Signore, la luce del tuo volto» (cfr. Sal 67,2), sull'altro, appariva unOstia raggiante circoscritta dall'invocazione: «Re sta con noi Signore» (cfr. Lc 24,29).
La Madre del cielo si avvicinò alla suora e le disse: «Ascolta bene e riferisci al padre confessore che questo scapolare è un'arma di difesa, uno scudo di fortezza e un pegno di misericordia che Gesù vuole dare al mondo in questi tempi di sensualità e di odio contro Dio e la Chiesa. Si tendono reti diaboliche per strappare la fede dai cuori, il male dilaga. I veri apostoli sono pochi: è necessario un rimedio divino, e questo rimedio è il Santo Volto di Gesù.
Tutti quelli che porteranno questa medaglia e faranno, potendo, ogni martedì una visita al Santissimo Sacramento per ripa rare gli oltraggi che ricevette il Santo Volto del mio figlio Gesù durante la passione e che riceve ogni giorno nel sacramento dell'Eucaristia:
1. Saranno fortificati nella fede;
2. Saranno pronti a difenderla;
3. Avranno le grazie per superare le difficoltà spirituali in terne ed esterne;
4. Saranno aiutati nei pericoli dell'anima e del corpo;
5. Avranno una morte serena sotto lo sguardo sorridente del mio divin Figlio.
Questa consolante promessa divina è un richiamo d'amore e di misericordia del Cuore Sacratissimo di Gesù. Gesù stesso, in fatti, il primo martedì del 1937, aveva detto alla suora: «Contemplando il mio Volto, le anime parteciperanno alle mie sofferenze, sentiranno il bisogno di amare e di riparare. Non è forse questa la vera devozione al mio cuore?».
Gesù le aveva ancora aggiunto che «il culto del suo volto completava e aumentava la devozione al suo cuore». In verità, quando contempliamo il volto di Cristo morto per i nostri peccati, possiamo comprendere e vivere i palpiti d'amore del suo cuore divino.
Il culto della medaglia del Santo Volto ebbe l'approvazione ecclesiastica il 9 agosto 1940 con la benedizione del beato Ildefonso Schuster, monaco benedettino, devoto del Santo Volto di Gesù, allora arcivescovo di Milano. Superate molteplici difficoltà, la medaglia fu coniata e iniziò il suo cammino nel mondo.
Mentre l'umile madre Pierina ne diffondeva la devozione tra le persone con le quali veniva a contatto, senza mai svelare di essere lei la protagonista umana delle rivelazioni, grande apostolo della devozione al Santo Volto fu il servo di Dio abate Ildebrando Gregori. Monaco benedettino, e allora abate generale dell'Ordine dei Benedettini Silvestrini, dal 1940 fu padre spirituale di madre Pierina De Micheli. L'abate Gregori, già devotissimo al Sacro Cuore di Gesù, accolse dalla sua figlia spirituale la devozione al Santo Volto e la diffuse assieme alla medaglia, con la parola e con le opere, in America, in Asia e in Australia, laddove erano presenti comunità monastiche silvestrine.
Dom Ildebrando Gregori, durante il periodo in cui fu abate generale (1939-1959), aprì molte nuove case religiose in Italia e all'estero, cinque di esse sono state intitolate al Santo Volto. La chiesa di San Vincenzo Martire a Bassano Romano (VT), opera monumentale, è stata trasformata con opportuni adattamenti ar tistici nel tempio del Santo Volto. Nel 1953 egli fondò e intitolò al Santo Volto il monastero di Giulianova (Teramo).

Beata Pierina De Micheli

La storia della medaglia e le promesse divine sono state desunte dal diario spirituale autografo, scritto per obbedienza, da madre Pierina De Micheli, salita al cielo il 26 luglio 1945.
Il 30 maggio 2010, nella basilica di Santa Maria Maggiore (Roma), per la prima volta nella sua storia millenaria, si è svolta la beatificazione di questa umile figlia delle Suore dell'Immacolata Concezione di Buenos Aires, che il Signore ha voluto testimone e apostola della devozione al suo Santo Volto.
Nello stesso giorno, al termine della tradizionale preghiera domenicale dell'Angelus, Benedetto XVI ha rivolto un pensiero alla neo-beata, ricordando che «Giuseppina questo il suo nome di Battesimo - nacque nel 1890 a Milano, in una famiglia profondamente religiosa, dove fiorirono diverse vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata... A 23 anni anche lei imboccò questa stra da dedicandosi con passione al servizio educativo, in Argentina e in Italia. Il Signore le donò una straordinaria devozione al suo Santo Volto, che la sostenne sempre nelle prove e nella malattia. Una data decisiva, direttamente legata a questa sua devozione, è quella del Venerdì Santo del 1902, quando nella chiesa di San Pietro in Sala, all'età di dodici anni, dopo aver ascoltato una voce, madre Pierina volle imprimere un bacio sul Volto di Gesù». In tutta la sua vita, la Beata si mantenne fedele al suo proposito di «sempre dare, mai negare nulla a Gesù» fino alla morte.
La sua festa liturgica cade l'11 settembre, anniversario della sua nascita e del suo Battesimo.

Preghiere con i maestri spirituali

O Volto adorabile

Il nome di santa Teresa di Lisieux è, nella sua interezza, Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, particolare di non poco rilievo nel leggere la spiritualità di questo autorevole Dottore della Chiesa. Il suo percorso spirituale è illuminato dal Volto Santo, al quale Teresa si era consacrata il 6 agosto 1886.
Volto adorabile di Gesù, unica bellezza che rapisce il mio cuore, degnati di imprimere in me la tua divina somiglianza, affinché tu non possa guardare la mia ani ma, senza contemplare te stesso.
O mio diletto, per amor tuo accetto di non vede re quaggiù la dolcezza del tuo sguardo, di non sentire l'inesprimibile bacio della tua bocca, ma ti supplico d'infiammarmi del tuo amore, affinché esso mi consumi rapidamente e mi faccia apparire presto davanti a te. Amen.

Cantico al Volto Santo

Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo alla fine del 1895, inizio 1896, portava sul suo cuore un biglietto, con una piccola immagine del Volto Santo e la scritta abbreviata: «Fa' che io ti rassomigli».

O Gesù, la tua ineffabile immagine è la stella che guida i miei passi. Il tuo dolce Volto, lo sai bene, per me è cielo quaggiù. Il mio amore scopre il fascino dei tuoi occhi abbelliti dal pianto. Attraverso le mie lacrime sorrido quando contemplo i tuoi dolori. Oh! Sì, per consolarti voglio vivere ignorata e solitaria. La bellezza, che tu sai velare, mi fa scoprire tutto il suo mistero e vorrei volare verso di te!
La mia sola patria è il tuo Volto, il mio regno d'amore, il mio ridente prato, il dolce sole di ogni giorno, il giglio della valle il cui olezzo misterioso consola la mia anima esiliata, facendole gustare la pace dei cieli. È il mio riposo, la mia dolcezza, la mia cetra melodiosa. Il tuo Volto, o mio dolce Salvatore, il mazzetto di mirra che voglio custodire sul mio cuore.
Il tuo Volto è la mia sola ricchezza, il mio solo teso ro, non domando altro. Nascondendomi continuamente in esso, ti rassomiglierò.
O Gesù! Lascia in me la divina impronta dei tuoi lineamenti pieni di dolcezza e presto diventerò santa attirando a te i cuori! Perché possa recarti una gran messe dorata, degnati d'incendiarmi del tuo fuoco, dandomi presto l'eterno bacio della tua bocca adorata. Amen.

Rimani con noi, Signore!

Nella propagazione della devozione al Santo Volto si distinse madre Maria Pierina De Micheli (1890-1945); ella diffuse anche la venerazione della medaglia del Santo Volto ricavata dall'immagine della Sindone. Ecco una sua preghiera.

Rimani con noi, Signore! Mane nobiscum Domine! Sì, o dolcissimo Gesù, rimani con noi, ché si fa sera e un raggio del tuo divino Volto, che noi adoriamo sotto i veli eucaristici, illumini le nostre menti e dissipi le tenebre che avvolgono la povera umanità.
Gesù amatissimo, rimani con noi, a consolarci nelle angosce della vita, a insegnarci a soffrire con te nella pace e a impreziosire il nostro dolore.
Rimani con noi, Maestro amabile di verità, perché fiduciosi camminiamo verso l'eterna salvezza, nel trionfo del regno di Dio.
O Gesù, rimani con noi, nutrendoci delle tue carni immacolate, perché germoglino i vergini, gli apostoli, i santi a rinnovare la faccia della terra. Gesù dolcissimo, fonte di ogni bene, rimani con noi nell'Eucaristia e nel tuo Vicario in terra, perché tutti uniti in un solo pastore, glorifichiamo Dio qui, nella luce della fede, per glorificarlo eternamente nella visione e nell'amore, in Paradiso. Amen.

Volto divino

San Pio X (1835-1914) fu il primo papa dell'età contemporanea a provenire dal ceto contadino e popolare, seguito 65 anni dopo da papa Giovanni XXIII anch'egli di origini contadine, ma fu senz'altro uno dei primi pontefici ad aver percorso tutte le tappe del ministero pastorale, da cappellano a papa. Ecco una sua preghiera al Santo Volto (13 febbraio 1906).

O Gesù, che nell'amara passione sei diventato l'obbrobrio degli uomini e l'uomo dei dolori, io venero il tuo Volto divino, su cui brillava l'avvenenza e la dolcezza della divinità, ora divenuto per me come quello di un lebbroso! Ma sotto queste deformi sembianze io ravviso il tuo amore infinito, e mi struggo dal desiderio di amarti e di farti amare da ogni uomo. Le lacrime che sgorgano dal tuo sguardo mi appaiono come graziose perle che io amo raccogliere, al fine di comprare col loro valore infinito le anime dei peccatori.
O Gesù, il cui Volto è la sola bellezza che rapisce il mio cuore, io accetto di non vedere quaggiù la dolcezza del tuo sguardo, di non sentire l'ineffabile bacio della tua bocca: ma ti supplico di imprimere in me la tua divina somiglianza, d'infiammarmi del tuo amore affinché esso mi consumi rapidamente, e io giunga ben presto a vedere il tuo Volto glorioso in cielo. Amen.

Lo splendore del Santo Volto

San Giovanni Paolo II, autore della seguente preghiera, nella lettera apostolica Novo Millennio Ineuntedelinea il programma della Chiesa universale per il terzo millennio modellandolo sul Volto di Cristo: dell'uomo, del Figlio di Dio, del sofferente, del Risorto.

Signore Gesù, crocifisso e risorto, immagine della gloria del Padre, Volto Santo che ci guardi e ci scruti, misericordioso e mite, per chiamarci alla conversione e invitarci alla pienezza dell'amore, noi ti adoriamo e ti benediciamo.
Nel tuo Volto luminoso apprendiamo come si è amati e come si ama; dove si trova la libertà e la riconciliazione; come si diviene costruttori della pace che da te si irradia e a te conduce.
Nel tuo Volto glorificato impariamo a vincere ogni forma di egoismo, a sperare contro ogni speranza, a scegliere le opere della vita contro le azioni della morte.
Donaci la grazia di porre te al centro della nostra vita; di restare fedeli, tra i rischi e i mutamenti del mondo, alla nostra vocazione cristiana; di annunciare alle genti la potenza della croce e la Parola che salva; di essere vigili e operosi, attenti ai più piccoli dei fratelli; di cogliere i segni della vera liberazione, che in te ha avuto inizio e in te avrà compimento.
Signore, concedi alla tua Chiesa di sostare, come la Vergine Madre, presso la tua croce gloriosa e presso le croci di tutti gli uomini per recare a essi consolazione, speranza e conforto.
Lo Spirito che ci hai donato porti a maturazione la tua opera di salvezza, perché tutte le creature, liberate dai vincoli della morte, contemplino nella gloria del Padre il tuo Volto Santo, che splende luminoso nei se coli dei secoli. Amen.

Al Volto Santo

Scritta di persona dal Santo Padre Benedetto XVI, questa preghiera è stata fatta recapitare come suo dono all'arcidiocesi di Chieti-Vasto e alla basilica del Volto Santo di Manoppello, che di essa fa parte, il 1° settembre 2007, a un anno esatto dalla sua visita-pellegrinaggio alla Basilica-Santuario.

Signore Gesù, come già i primi apostoli, ai quali di cesti: «Che cercate?», e accolsero il tuo invito: «Venite e vedrete» (Gv 1,38-39), riconoscendoti come il Figlio di Dio, l'atteso e promesso Messia per la redenzione del mondo, anche noi, discepoli tuoi di questo difficile tempo, vogliamo seguirti ed esserti amici, attratti dal fulgore del tuo Volto desiderato e nascosto.
Mostraci, ti preghiamo, il tuo Volto sempre nuovo, misterioso specchio dell'infinita misericordia di Dio.
Lascia che lo contempliamo con gli occhi della mente e del cuore: Volto del Figlio, «irradiazione della gloria del Padre e impronta della sua sostanza» (cfr. Eb 1,3), Volto umano di Dio entrato nella storia per svelare gli orizzonti dell'eternità.
Volto silenzioso di Gesù sofferente e risorto, che amato e accolto cambia il cuore e la vita.
«Il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto» (Sal 27,8-9). Nel corso di secoli e millenni quante volte è risuonata tra i credenti questa struggente invocazione del salmista!
Signore, anche noi la ripetiamo con fede: «Uomo dei dolori, davanti a cui ci si copre la faccia» (Is 53,3), non nasconderci il tuo Volto!
Vogliamo attingere dai tuoi occhi, che ci guardano con tenerezza e compassione, la forza di amore e di pace che ci indichi la strada della vita e il coraggio di seguirti senza timori e compromessi, per diventare testimoni del tuo Vangelo, con gesti concreti di accoglienza, di amore e di perdono.
Volto Santo di Cristo, luce che rischiara le tenebre del dubbio e della tristezza, vita che ha sconfitto per sempre il potere del male e della morte, sguardo misterioso che non cessa di posarsi sugli uomini e i popoli, Volto celato nei segni eucaristici e negli sguardi di co loro che ci vivono accanto, rendici pellegrini di Dio in questo mondo, assetati d'infinito e pronti all'incontro dell'ultimo giorno.
Quando ti vedremo, Signore, «faccia a faccia» (1 Cor 13,12b) potremo contemplarti in eterno nella gloria del cielo.
Maria, Madre del Volto Santo, aiutaci ad avere «mani innocenti e cuore puro» (Sal 24,4), mani illuminate dalla verità dell'amore e cuori rapiti dalla bellezza divina, perché, trasformati dall'incontro con Cristo, ci doniamo ai poveri e ai sofferenti, nei cui volti riluce l'arcana presenza del tuo Figlio Gesù, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiere per varie necessità

Offerta quotidiana al Volto Santo di Gesù

Volto Santo del dolce Gesù, espressione viva ed eterna dell'amore divino e del martirio sofferto per l'umana redenzione, ti adoro e ti amo. Ti consacro tutto il mio essere e ti offro, per le mani purissime della Regina Immacolata, le preghiere, le azioni e le sofferenze di questo giorno, per espiare e riparare gli oltraggi che continuamente ricevi. Fa' di me un tuo vero apostolo. Che il tuo sguardo soave mi sia sempre presente e si il lumini di misericordia nell'ora della mia morte. Amen.

Al Volto Santo di Gesù

Signore Gesù, grazie perché ci fai contemplare il tuo Volto Santo, rivelazione dell'infinito amore e tenerezza di Dio per noi.
Fa' che sotto il tuo sguardo ci sentiamo raggiunti dall'amore che perdona, e sentiamo sciogliersi in noi le barriere della solitudine, della paura e della fatica di perdonare e di amare.
Tu che ci guardi con occhi di misericordia, attenti alla nostra povertà e al nostro dolore, rendici capaci di riconoscere il tuo Volto negli altri, specialmente nei più soli, abbandonati e disperati dei nostri fratelli, e fa' che sappiamo amarli con l'amore attento, concreto, umile e gioioso, che da te solo viene.
Illumina il tuo Volto su di noi, o Signore, e saremo salvi! Fa' risplendere la tua faccia in mezzo a noi, e dona alla tua Chiesa e al mondo la giustizia e la pace. Amen.

Offerta a Dio Padre del Santo Volto

Eterno Padre, Dio di amore, di bontà e di misericordia infinita, per il Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, in unione con san Giuseppe, con tutti gli angeli, i santi, con i beati e in nome di tutta l'umanità e di tutte le anime del Purgatorio, ti offro il Volto pieno di lacrime, di piaghe e di sangue del tuo amatissimo Figlio.
Te lo offro con ineffabile amore, con ogni respiro, con ogni battito del cuore, con ogni pensiero, parola e opera di ogni uomo.
Ti offro questo santissimo e veneratissimo Volto di nostro Signore Gesù Cristo con tutto l'amore, in espiazione dei peccati di tutto il mondo e delle innumerevoli bestemmie, per soddisfare la tua divina giustizia, per illuminare i tuoi sacerdoti e religiosi, per la conversione dei peccatori, anche quelli più ostinati, per la liberazione delle anime del Purgatorio, in particolar modo per le anime dei sacerdoti. Amen.

Volto dell'eterno amore

Signore Gesù, tu che sei il Volto dell'eterno amore, tu che hai voluto guardarci con occhi nuovi, parlarci con labbra nuove, ascoltarci con orecchie nuove; tu che hai voluto effondere lo Spirito Santo come profumo della tua grazia e della tua bellezza nei nostri cuori e nell'universo intero, tu che hai voluto toccarci per essere toccato da noi, e ti sei fatto gustare nel pane della vita, parla ancora al nostro cuore, inondalo, e fa' che l'incontro con il tuo volto di infinita misericordia, possa essere per tutti, il nuovo inizio della storia di salvezza e di amore a cui chiami i nostri cuori.
E Maria, che contemplò il tuo Volto per prima e lo baciò con tenerezza di Madre, lei che seguì l'evolversi del tuo Volto, e lo vide chiudere gli occhi sulle braccia della croce, lei che lo contemplò risorto e ora lo con templa nella gloria, ci aiuti a essere quelli che cerca no nella verità, che incontrano nella grazia della santa Madre Chiesa, che riconoscono nei sacramenti, nella carità e nella fede il tuo volto di Salvatore, rivelazione dell'infinito amore. Amen.

Contemplo il tuo Volto Santo
O Gesù, contemplo, adoro e lodo il tuo Volto Santo, divinamente bello.
Si specchia in esso il mio volto, che fu fatto a immagine e somiglianza di Dio. Lo vedo, ahimé, deformato dalla malizia che intorbida il mio spirito e la mia vita, rendendomi schiavo del male e del peccato.
Ne sento pena. Ma il tuo Volto, tutto bontà e misericordia, mi ispira confidenza.
Ti prego, o Signore, rifletti il tuo Volto sul mio. La sua luce penetri nel profondo della mia coscienza e la purifichi, la rettifichi, la ricrei, sicché sia sempre orientata al vero, al bello, al bene. Che tutti scorgano il tuo Volto nel mio. E vi leggano verità e grazia, giustizia, amore, libertà e pace, mai più sensualità, odio, ira, malignità, violenza e tristezza.
Dammi di sentire la nostalgia della mia innocenza battesimale e di ricorrere spesso al sacramento della Riconciliazione per ricevere il perdono Dio, con la Chiesa e con i fratelli, per rinnovarmi sempre più radicalmente, vincendo il peccato e vivendo in comunione con Dio e col prossimo.
Non nascondermi il tuo Volto, qualora, per l'umana debolezza, io venissi sedotto dal male. Si spegnerebbe il sole per me!
Il tuo Spirito mi aiuti a espiare i miei peccati, a dominare i miei istinti e le passioni, a risorgere a vita nuova, a impegnare tutte le mie energie per rinnovare il volto della mia famiglia e della società, conformandolo al tuo Volto, a costruire per quanto è in me, la civiltà dell'amore.
La tua Mamma, l'Immacolata, che ti ha dato il Volto umano, da cui traspare tutto il divino, vegli su di me con sollecitudine materna, perché non cada mai più nelle spire del serpente tentatore.
O Gesù, io cercherò sempre il tuo Volto per non smarrirmi nei miei pensieri, nei miei affetti, nelle mie imprese, nei miei dubbi e nelle mie sofferenze.
E tu ammettimi a godere nel cielo la gloria del tuo Volto. Confido nel tuo paziente amore. Ti ringrazio. Amen. Alleluia!

Imprimi in me l'immagine di Cristo

Dio di tenerezza e di misericordia, che solo conosci i segreti del cuore degli uomini, poiché nulla è nascosto alla tua presenza; tu che sai tutto di me, non distogliere da me il tuo Volto, distogli piuttosto il tuo sguardo dai miei peccati.
Lava le impurità del mio corpo e della mia anima, santificami tutto con la perfezione della tua potenza. Fortifica in me il grande e celeste mistero che ho ricevuto; imprimi in me, indegno, l'immagine del tuo Cristo sul fondamento dei tuoi apostoli e profeti; piantami come un albero di verità nella tua santa Chiesa, affinché crescendo nella fede glorifichi anch'io il tuo nome santissimo. Amen.

Lodi al Volto Santo

Gesù sia benedetto! Benedetto il Volto Santo di Gesù! Benedetto il Volto Santo, nella maestà e nella bellezza dei suoi tratti celesti!
Benedetto il Volto Santo, in tutte le parole uscite dalla sua bocca divina! Benedetto il Volto Santo, in tutti gli sguardi gettati dai suoi occhi adorabili!
Benedetto il Volto Santo, nella trasfigurazione del Tabor! Benedetto il Volto Santo, nelle fatiche del suo apostolato! Benedetto il Volto Santo, nel sudore di san gue della sua agonia! Benedetto il Volto Santo, nello umiliazioni della passione! Benedetto il Volto Santo, nei dolori della morte!
Benedetto il Volto Santo, nella gloria della risurrezione! Benedetto il Volto Santo, negli splendori della luce eterna! Amen.

Davanti alla Sindone

Imprimi il tuo volto in me, Signore, perché il Padre vedendo te in me ripeta: Tu sei il figlio che amo. E per ché chiunque mi incontra veda una scintilla del Padre.
Imprimi il tuo volto in me, Signore, perché possa essere testimone della tua luce e della tua bontà, e dell'infinita tenerezza che hai per ogni creatura.
Imprimi il tuo volto in me, Signore, perché io possa essere un segno del tuo amore per i piccoli e i poveri, per gli ammalati e gli esclusi. Imprimi il tuo Volto in me, Signore, perché sia una sindone vivente che porta in sé i segni della tua morte e risurrezione. Amen.

Signore, fa' di me la tua sindone
Signore, fa' di me la tua sindone. Quando, deposto nuovamente dalla croce, vieni in me nel sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue, che io ti avvolga con la mia fede e il mio amore come in un sudario, in modo che i tuoi lineamenti si imprimano nella mia anima e lascino anche in essa una traccia indelebile. Signore, fa' del ruvido e grezzo panno della mia umanità la tua sindone! Amen.

O Padre

O Padre, che hai glorificato tuo Figlio, Gesù Cristo, nella sua beata passione e lo hai costituito Signore nel la sua risurrezione dai morti, a noi che veneriamo la sua immagine, raffigurata nella santa Sindone, dona di contemplare il suo Volto bellissimo quando si rivelerà a noi l'umanità nuova e perfetta, corpo glorioso del Cristo tuo Figlio. Amen.

L'immagine della Sindone

Signore Gesù, davanti all'immagine della Sindone noi contempliamo la tua passione.
Tu sei l'uomo dei dolori, che ben conosce il patire: ti sei caricato delle nostre sofferenze, hai preso su di te i nostri dolori. Docile come un agnello condotto al macello, ti sei lasciato maltrattare senza aprire bocca, offrendo te stesso in espiazione.
Sei stato trafitto per i nostri peccati, schiacciato per le nostre iniquità: per le tue piaghe siamo stati guariti. Farisuonare la tua voce nei nostri cuori, affinché sappiamo vederti là dove ancora oggi ti rendi presente, per incontrare e servire te nei nostri fratelli. E quando potremo contemplare il tuo Volto glorioso, sarà gioia senza fine. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Contemplando la Sindone

Signore Gesù, mentre in silenziosa preghiera con templo la santa Sindone il mio cuore si riempie di commozione perché vedo in quel misterioso sacro lino tutti i segni dell'atroce sofferenza da te vissuta nella tua passione, così come è narrata dai Vangeli.
Il dramma del tuo dolore è reso evidente dal sangue che vedo sul tuo corpo per la corona di spine e i colpi di flagello, per i chiodi nelle mani e nei piedi e per il cuore trafitto dalla lancia del soldato.
Quando, insieme con la Vergine Maria, tua e nostra Madre, adoro te, Gesù, sofferente e immolato, comprendo con maggior chiarezza che tu hai preso su di te i dolori e le croci di tutta l'umanità. Ogni mia sofferenza, la passio hominis, unita alla tua sofferenza, la passio Christi, riceve in dono un valore redentivo per cui mi sento da te sostenuto, consolato e perdonato.
So che non c'è consolazione senza conversione, per cui, mentre col tuo aiuto porto con fiducia le mie croci, ti prometto di iniziare una vita nuova allontanandomi dal peccato, così da poter sperimentare che «dalle tue piaghe sono stato guarito» (cfr. 1Pt 2,24). Amen.

Atti di consacrazione

Consacrazione al Volto adorabile di Gesù

O Volto adorabile di Gesù, corrispondendo al tuo sguardo di predilezione sulle anime nostre, ecco che ognuno di noi oggi si consacra in modo particolare al tuo servizio.
O Volto Santo, che non hai nascosto il tuo Volto ai nostri sguardi e dalle tue labbra fai ancora udire parole di verità, noi raccogliamo il tuo dolce invito: «Voi che siete affaticati, venite a me, e io vi ristorerò» (cfr. Mt 11,28). Anche noi che siamo affaticati e stanchi ricorriamo a te, o Gesù, per avere sollievo e conforto.
O Volto Santo, dalle tue labbra divine risuona alle nostre orecchie la tua soavissima voce che ci attira al tuo cuore: tu solo hai parole di vita eterna, fa' che non ci allontaniamo mai dalla retta via.
Gesù amabilissimo, nell'orto del Getsémani hai pro vato profonda tristezza, e aspettasti invano qualcuno che ti consolasse. Ora noi siamo desiderosi di asciugarti il Volto sfigurato e tergerti il sudore, il sangue e le lacrime che lo rigano, insieme alla polvere e agli sputi che lo deturpano. Volto adorabile di Gesù, piegati a riposare sulle nostre spalle: noi piangeremo con te; facci degni di partecipare in qualche modo alle tue sofferenze.
Volto adorabile di Gesù, che sei davanti ai nostri oc chi, con i segni del tuo amore infinito, tu ci hai amato fino a dare la vita per noi. Grazie, Gesù! Aiutaci a rispondere al tuo amore con il più grande amore.
Signore Gesù, imprimi nella nostra anima l'immagine del tuo Santo Volto perché, con la tua grazia, impariamo ad amare come tu hai amato, a vivere come tu hai vissuto, a pregare come tu hai pregato.
Concedici, Gesù, di venire un giorno a contemplare il tuo volto divino splendente di gloria nella gioia sen za fine del tuo Regno. Amen.

Consacrazione al Santo Volto di Gesù
Servo di Dio Ildebrando Gregori

Dolcissimo Signore Gesù, tu conosci il nostro presente e conosci, Signore, il nostro futuro. Prostrati dinanzi a te consacriamo e raccomandiamo, o Signore, il nostro futuro.
Il tuo Volto benedetto sia impresso nel nostro cuore e nel nostro pensiero. Impresso, Signore, con tanta potenza come è restato impresso nella sacra Sindone; e, come nessuna potenza lo poté cancellare dalla sacra Sindone così, Gesù, nessuna avversità della vita, nessun nemico, nessun avvenimento sia capace di cancellare dal nostro cuore e dal nostro pensiero il Santissimo tuo Volto. Concedici di portarlo sempre impresso nel cuore e nel pensiero, e, finalmente, per tutta l'eternità lodarlo, benedirlo nella pace degli eletti, e dire a te tutta la nostra profonda riconoscenza, insieme ai martiri e ai santi, e a tutti coloro che ti vollero sempre bene, ti vollero sempre amare e tutto vollero affrontare per te, tutto soffrire per te.
O Gesù, concedi anche a noi di lodarti con queste creature da te benedette, da te santificate. Eternamente! Amen.




Giaculatorie

Santo Volto di Gesù, guardaci con misericordia.
Volto adorabile di Gesù, tu che sei l'irradiazione della
gloria del Padre e l'impronta della sua sostanza, io ti amo.
Gesù, fa' che al termine della vita contempliamo il
tuo Santo Volto insieme a tutti i santi!
A te ha detto il mio cuore: il tuo Volto, Signore, io
cerco, non nascondermi il tuo Volto.
Risplendente più del sole è il tuo Volto, o Signore: io
lo bramo, io lo cerco, finché lo contemplerò.
Aiutaci a riconoscere il tuo Volto nei nostri fratelli e a servirti in ciascuno di essi per aver parte alla festa
senza fine.
Imprimi il tuo volto in me, Signore, perché il Padre
veda te in me.
Non nascondermi il tuo Volto perché in te confido,
Signore.
Imprimi il tuo volto in me, Signore, perché possa es
sere testimone dell'infinita tenerezza che hai per ogni creatura.
Fa' risplendere su di me il tuo Volto, Signore, donami
la tua benedizione.
Lodate il Signore, invocate il suo nome. Cercate il
Signore e la sua potenza, cercate sempre il suo Volto.
Imprimi il tuo volto in me, Signore, affinché possa essere un segno del tuo amore per i piccoli e i poveri, per gli ammalati e gli esclusi.

Tratto dal libro : “Pregate, pregate.pregate” da pag.598 a pag.618

La vita della Beata Pierina De Micheli


Nacque l’11 settembre 1890 da Luigina Radice e Cesare De Micheli, nello stesso giorno fu battezzata con il nome di Giuseppina nella chiesa parrocchiale di San Pietro in Sala a Milano. Dopo 18 mesi dalla sua nascita il padre Cesare, gravemente malato, morì e la numerosa famiglia con l’attività del negozio gravò sulla madre. Donna di grande fede non si perse d’animo e si affidò a Dio. Al mattino presto andava in chiesa per partecipare alla Messa poi alla sera recitava il rosario con i figli.
Sarà Angelina, la sorella più grande ad occuparsi della piccola nata e ad insegnarle la preghiera fino all’età di dieci anni quando Angelina entrerà nel convento delle Suore Sacramentine a Milano. Nasce subito in lei un amore intenso verso Cristo e in questo suo primo sviluppo verso la fede guarda con ammirazione l'entrata al seminario del fratello Riccardo.
A sei anni frequenta l'Istituto Sacro Cuore di Piazza Buonarroti. Il 3 maggio 1943 , raggiunta l’età canonica, riceve Gesù nella prima Comunione.
Dopo le classi elementari frequenta i corsi di religione per insegnare catechismo ai più piccoli. Per arricchire la sua vita interiore si accosta frequentemente alla Confessione e alla Comunione.
Verso una vita di Fede
Sarà decisiva, per lo sviluppo di questa sua propensione, la data del venerdì Santo del 1902, quando nella chiesa di San Pietro in Sala, nell'età di dodici anni, dopo aver ascoltato una Voce, imprime un forte bacio sul Volto di Gesù .
Il suo cammino spirituale era stato delineato dalla volontà di Dio, che già conosceva il suo destino di religiosa. Dio non forzò la sua scelta ma lavorò in lei lentamente .
Adolescente aveva un carattere impulsivo e indipendente e questo suo aspetto la frenava nel donare a Cristo la sua vita, nonostante il suo forte desiderio di vivere alla sua luce.
E così avvenne il 15 ottobre 1913, festività liturgica di Santa Teresa d’Avila, all’età di 23 anni, venne accolta nell’Istituto milanese delle Figlie dell’Immacolata Concezione di Buenos Aires dalla fondatrice dell’Istituto, Suor Maria Eufrasia Iaconis e da Suor Maria Stanislada .
Finalmente aveva incontrato le suore che scherzosamente diceva a suo fratello don Riccardo :”ci volevano suore dell’altro mondo” e che vestissero del colore del cielo.
Ebbene, dopo continue resistenze scelse proprio una Congregazione le cui Suore avevano fondato la loro Congregazione a Buenos Aires in Argentina e indossavano in quel periodo un abito di colore celeste.
Il 23 maggio 1915 depone il velo bianco di novizia e assume quello nero, riceve il Crocifisso che lo bacia giurandogli: castità, obbedienza e povertà nella famiglia e secondo la regola delle Figlie dell'Immacolata Concezione
Consegue il diploma di taglio e un diploma di lingua francese. Inizia il suo apostolato con i più piccoli, le persone a lei più preziose
L'entrata al Convento
Nonostante le fosse stato promesso che non si sarebbe allontanata da Milano per la salute cagionevole della mamma il 21 maggio 1919 per obbedienza dovette partire per Buenos Aires. Qui ,pur avendo difficoltà con la lingua spagnola, insegnò matematica nel Collegio della Congregazione. Contemporaneamente frequentò un corso di studi per conseguire l’abilitazione all’insegnamento. Fu questo un periodo di sofferenza sia per l’allontanamento dalla madre, sia per il clima che per i continui svenimenti.
Emette i voti perpetui l'11 luglio 1921 e a questa grande gioia si accompagna la notizia del suo rientro in Italia con la Vicaria generale, Madre Stanislada (sua grande amica e confidente).
Potrà ritornare ad essere vicino alla mamma .
Il 21 settembre 1923 muore la mamma Luigina mentre compiva un atto di carità: assistenza ad un'ammalata.
Così come Suor Pierina aveva previsto diventa nel 1928 Madre Generale della Congregazione: Madre Stanislada. Questa, arrivata a Milano da Buenos Aires, nomina il 12 aprile 1928 Suor Pierina Superiora per la casa di Milano.
Il 27 settembre 1929 muore prematuramente Madre Stanislada, Suor Pierina è affranta. Dalla nuova Madre Generale viene confermata Superiora della casa di Milano, delegata per gli affari all'estero .
Madre Maria Pierina desiderava che le sue Suore per insegnare fossero preparate sia spiritualmente, sia culturalmente. . Per questo intensificò i corsi di istruzione per le elementari e riuscirà anche ad aprire una scuola media, con riconoscimento legale.
Le suore hanno forte trasporto verso di lei e lei vive e si preoccupa per loro e con gioia accetta il dono di una casa a Centonara d'Artò (Novara), sopra il lago d'Orta, fatto alla Congregazione da un'illustre prelato della Curia Romana: Mons. Spirito Chiappetta. Sarà il luogo di riposo delle sue suore.
Gli anni a Milano e a Roma furono anni di intenso ed estenuante lavoro fisico, si occupò:dell'organizzazione della scuola, dell'amministrazione, del buon andamento della comunità, della vita spirituale delle suore, dei rapporti con la Santa Sede, dei rapporti sociali.

Nella sua vita spirituale, a Milano, incisero i due Padri gesuiti: p.Marini e p.Rosi; a Roma, invece, ebbe notevole influenza il benedettino silvestrino,
l'Abate Ildebrando Gregori.
Questi diventerà confessore e Padre spirituale fino alla morte della religiosa. Dalle confessioni di Madre Pierina verrà a conoscenza di fatti straordinari e fenomeni mistici relativi alla devozione della religiosa al Santo Volto.
Fu lui che esortò la Madre a conservare gli scritti, raccolti nel 
Diario, relativi alle sue esperienze mistiche. Scritti distrutti, precedentemente, in gran parte per volere della stessa Beata.
A Roma fonda l'Istituto Spirito Santo e fa coniare la Medaglia del Volto Santo
Era desiderio della Congregazione avere una casa in Roma. Nel 1938 Madre Maria Pierina di concerto con la Madre Generale Filomena Bragonzi iniziarono a far edificare, su un terreno acquistato ai piedi dell'Aventino da Madre Estanislada prima della sua morte, il nuovo Istituto dedicato allo Spirito Santo. La casa venne costruita secondo il progetto di Monsignor Spirito Chiappetta, stretto collaboratore del cardinale Eugenio Pacelli, protettore della Congregazione. I lavori furono seguiti personalmente dalla Madre.
Il 9 ottobre 1939 si stabilisce nella casa di Roma, come Superiora e nel gennaio dell'anno successivo divenne superiora regionale d'Italia. Pur stabilendosi a Roma, Madre Pierina continuerà ad andare di continuo a Milano per seguire le sue consorelle.
Ed è in uno di questi viaggi, nel luglio 1940, che chiederà alla Curia di Milano il permesso di realizzare una medaglia del Volto Santo. Approvato il progetto essa fu coniata dalla ditta Johnson.
Questa medaglia, portatrice di diverse promesse e strumento di numerose grazie, continua ad essere tuttora diffusa e richiesta.
Si incontra con Gesù
Il 15 luglio 1945 Madre Pierina è gravemente inferma, le diagnosticano la polmonite, e il 21 luglio si aggrava, alle ore 18 le viene amministrata l'Estrema Unzione.
Muore il 26 luglio 1945.
La sua salma viene deposta nel cimitero di Artò. Il 27 aprile 1970 sarà trasportata nella cripta sottostante la cappella della Casa del Volto Santo in Centonara
Il 27 marzo 2007 le spoglie di Madre Pierina saranno traslate a Roma nella Cappella dell'Istituto Spirito Santo
Di Lei racconta la sorella Suor Maria Luigia delle Suore Sacramentine A Milano
    "Carattere vivo e forte, dominava talvolta la sorella maggiore di lei due anni. Frequentò le elementari e alcune classi della media, ma la mamma, data la gracile salute, non l'obbligò a studi faticosi, nei quali sarebbe riuscita, data la sua buona intelligenza. Non si distinse per disciplina ottima; la sua vivacità la rendeva talvolta ribelle e le suggeriva birichinate. [...] Ma l'amore per il Signore fu per lei mezzo di superarsi fino all'eroismo[...] Eroica fu, data la scarsa salute, la tenacia con cui non mancava mai di accompagnare il S. Viatico, sia nelle giornate rigide invernali, come nei periodi caldi. Il sacrestano era sicuro che, come si usava allora, una delle due lampade sarebbe stata sorretta da Giuseppina, anche se il cammino da percorrere era lungo, data la vastità della parrocchia, che si estendeva ai cascinali della periferia di Milano. Non si parlava ancora di Azione Cattolica a quel tempo, ma Giuseppina ne aveva lo spirito. Nei mesi di maggio e giugno si adoperava perché le pie pratiche venissero seguite con fervore dalle fanciulle della parrocchia, nelle quali, avrebbe voluto trasfondere la sua fiamma di pietà".


Devozione al Santo Volto della Beata
Dai testi scritti di Madre Pierina e dalle testimonianze di chi le fu accanto è forte e viva la sua devozione al Volto di Cristo, martoriato e offeso dal peccato degli uomini.
Questa venerazione al Volto Santo, probabilmente, è nata il Venerdì Santo 1902 quando, ancora bambina, baciò Gesù sul Volto.
Gesù ritornerà nuovamente a manifestarsi a Madre Pierina nel 1936 nell’adorazione notturna il I° venerdì di Quaresima. La renderà partecipe del suo dolore nel Getsemani dicendole:
”Voglio che il mio Volto che riflette le intime pene del mio animo, il dolore e l’amore del mio Cuore, sia più onorato. Chi mi contempla, mi consola”
Susseguirono numerosi inviti da parte di Cristo, inviti che la Madre annotò nel suo diario. Il figlio di Dio divenne la ragione di tutta la sua spiritualità e operò
affinché il Volto di Cristo fosse adorato e contemplato da più anime; perché amandolo parteciperanno alle sue pene.
Cresceva in lei il desiderio di immolarsi per la salvezza delle anime.
Il suo direttore spirituale il gesuita Padre Rosi comprese l’autenticità di questa devozione e l’animò nel realizzare questa grande missione.
Il 1° marzo 1938 viene affisso nella Cappella della Casa di via Elba 18 a Milano un quadro che riproduce fedelmente il Volto Santo Di Cristo. Immagine ricavata dalla Sindone per opera del fotografo d’arte Cav. Bruner di Trento donato alla Congregazione dal Cardinale di Milano Ildefonso Schuster.
Il 31 maggio 1938 ebbe un importante rivelazione:
 "Mentre stavo in preghiera davanti al tabernacolo, mi parve di vedere la Madonna. Teneva in mano uno scapolare formato da due flanelline bianche riunite da un cordone. Una flanellina portava l'immagine del S. Volto, l'altra un'Ostia, circondata da raggiera. La Madonna si mosse verso di me e mi disse:' Ascoltami bene e riferisci tutto esattamente al Padre [spirituale]: questo scapolare è un'arma di difesa, uno scudo di fortezza, un pegno d'amore e di misericordia che Gesù vuol dare al mondo in questi tempi di sensualità e di odio contro Dio e la Chiesa. Si tendono reti diaboliche per strappare la fede dai cuori. Il male dilaga. I veri apostoli sono pochi, è necessario un rimedio divino, e questo rimedio è il Volto Santo di Gesù. Tutti quelli che indosseranno uno scapolare come questo, e faranno ogni martedì una visita al SS. Sacramento, per riparare agli oltraggi che ricevette il Santo Volto nella dolorosa sua passione, e ogni giorno riceve nel sacramento eucaristico, saranno fortificati nella fede, pronti a difenderla, a superare le difficoltà interne ed esterne, di più faranno una morte serena sotto lo sguardo amabile del mio divin Figlio " ( 31 maggio 1938). 
Madre Pierina, dopo averne parlato al confessore, Padre Rosi, e ottenuta la benedizione del Cardinale di Milano, Ildefonso Schuster, decide di far coniare una medaglia con il Volto Santo.
Questa medaglia reca da una parte il Volto Santo con la scritta
" Illumina, Domine, vultum tuum super nos" e e al rovescio un’ostia , segno dell’Eucarestia, con la scritta: "Mane nobiscum Domine."
In questa insta
ncabile opera di diffusione di adorazione al Volto Santo fu costretta a subire i continui eccessi di rabbia del demonio, che spesso la lasciavano stremata.
Continuò a condurre la sua missione tra le sofferenze e il pieno
nascondimento, sempre felice di offrire ogni respiro a Gesù. La sua fu una vita protesa verso la conoscenza di Dio e del suo infinito amore. Una vita, secondo la volontà di Dio, votata alla santità.





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