Introduzione
Contemplare
il volto di Gesù equivale a contemplare il Volto stesso di Dio: «Chi
ha visto me, ha visto il Padre. Io sono nel Padre e il Padre è in
me» (Gv
14,9b.11a).
Con
questa certezza nel cuore, i credenti di ogni tempo hanno adorato,
con devozione profonda e amore di figli, il Santo Volto di colui che
per amore, e solo per amore, ha immolato se stesso
per la salvezza di ciascuno e la redenzione dell'umanità intera.
E
la contemplazione del Volto di Cristo non può che ispirarsi a quanto
di lui ci dice la Sacra Scrittura, che è, da capo a fondo,
attraversata dal suo mistero, velatamente additato nell’Antico
Testamento e pienamente rivelato nel Nuovo. «Il tuo volto, Signore,
io cerco» (Sal 27,8).
L'antico anelito del salmista non poteva ricevere esaudimento più
grande e sorprendente che nella contemplazione del Volto di Cristo.
Dio ha assunto un volto umano; in Gesù di Nàzaret il volto di Dio
si è reso visibile: «Egli è immagine del Dio invisibile» (Col
1,15).
In lui veramente Dio ci ha benedetti, e «ha fatto splendere il suo
volto su di noi»
(cfr.
Sal 67,2). Al tempo stesso,
Dio e uomo qual è, ci rivela anche il volto autentico dell'uomo,
“svela pienamente l'uomo all’uomo”
(Gaudium et Spes, 22).
Solo
perché il Figlio di Dio è diventato veramente uomo, l'uomo può, in
lui e attraverso di lui, divenire realmente figlio di Dio. Per
riportare all'uomo il Volto del Padre, Gesù ha dovuto non soltanto
assumere il volto dell'uomo, ma caricarsi persino del "volto”
del
peccato. «Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece
peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare
giustizia di Dio» (2Cor 5,21).
Ma
la contemplazione del Volto di Cristo non può fermarsi all'immagine
di lui crocifisso. Egli è il Risorto! Se così non fosse,
«vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede»
(1 Cor 15,14).
Dalla
devozione alla teologia
Da
sempre i cristiani hanno cercato il Volto di Cristo. Troviamo tracce
di questa ricerca nell'apostolo Giuda Taddeo, che nei suoi viaggi
missionari avrebbe portato con sé un'immagine di Cristo. Ma è
soprattutto conosciuta la tradizione del Volto rimasto
impresso
sul velo della Veronica, di cui si fa cenno nei vangeli apocrifi del
II secolo. Un'origine simile avrebbe l'immagine di Edessa, di cui si
diceva che fosse stata impressa
su un fazzoletto di lino da Gesù stesso
e inviata in dono al re Abgar V, sovrano del regno di cui Edessa era
la capitale.
Quel
fazzoletto, in greco “mandylion",
fu a lungo conservato e venerato in quella città. Dopo molte
vicissitudini, fu trasferito a Costantinopoli, dove rimase fino al
1204, quando sparì in seguito al saccheggio della città. Ancora
oggi i cristiani ortodossi ne festeggiano il trasporto a
Costantinopoli il 16 agosto. Già nel IX secolo si sapeva che nella
Basilica di San Pietro era conservato un velo con l'immagine di
Cristo, ma solo più tardi, a partire almeno dalla seconda metà del
1200, apparve in Occidente la devozione al Santo Volto con la
tradizione del “velo
della Veronica", di cui parla anche Dante nel Paradiso.
Tuttavia, in Europa, già nell’XI
secolo era venerato il maestoso Crocifisso di Lucca il cui Volto era
ritenuto opera di angeli.
Il
culto alle immagini raffiguranti il volto di Cristo considerate
acheròpite (cioè non eseguite da mano d'uomo) si sviluppo dapprima
nelle Chiese d'Oriente, che preferiscono raffigurare il Volto di
Cristo con gli occhi aperti, nel suo aspetto regale, senza i segni
umilianti della passione, mentre la Chiesa d'Occidente ha preferito
raffigurare il Volto di Cristo colto nel momento della sofferenza e
della massima umiliazione, con gli occhi chiusi e con tutti i segni
della sua passione.
Ricordiamo
che in Francia, a Laon, è venerata un'altra immagine del Signore
impressa su un lino. Anche a Genova esiste un Santo Volto su stoffa e
a Oviedo in Spagna è noto il Sudario. Un altro, oggi più
conosciuto, è quello di Manoppello (Pescara). Per quest'ultimo
alcuni studiosi ipotizzano si tratti del piccolo sudario che coprì
il Volto di Cristo, posto sotto il grande lenzuolo della Sindone.
Molti
studiosi ritengono che il “velo
della Veronica" sarebbe in realtà la parte relativa al Volto
dell'intero lenzuolo della Sindone di Torino, che veniva esposto a
Edessa piegato, in modo che i fedeli potessero
venerare la sua parte più significativa. Altri studiosi pensano che
il “mandylion”
di
Edessa fosse una copia del Volto della Sindone, e tale sarebbe anche
l'origine delle altre note reliquie del Volto o dell'intero corpo del
Cristo deposto.
Perciò,
l'unica immagine veramente acheròpita è quella misteriosamente
impressa sulla Sindone di Torino, ed essa è l'unico modello di tutte
le altre. Quest'immagine, «misteriosa per la scienza, sfida per
l'intelligenza» come l'ha definita Giovanni Paolo II, è per i
credenti un grande segno della passione di Cristo. Per questo
Benedetto XVI l’ha
definita «specchio del Vangelo». Il corpo e il volto dell'uomo
della Sindone riportano, con impressionante chiarezza, i segni di
quelle sofferenze cui fu sottoposto Gesù, come ci sono tramandate
dalla testimonianza dei Vangeli.
Per
noi oggi la Sindone è richiamo forte a contemplare, nell'immagine,
il dolore di ogni uomo, le sofferenze a cui spesso
non sappiamo neppure dare un nome. Ma di fronte alla Sindone la
preghiera, come la riflessione di chi è in ricerca, è anche
provocata alla speranza. Speranza di una vita senza dolore, nella
gioia del Signore, come egli stesso ha promesso (Gv
15,11); e
speranza, anche, che dall'amore fraterno degli uomini e delle donne
di oggi si continui quella testimonianza che il Signore ha comandato
ai suoi: «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se
avete amore gli uni per gli altri» (Gv
13,35).
La
medaglia del Santo Volto
La
medaglia del Santo Volto, detta anche “medaglia
miracolosa di Gesù”
è
l'icona di Cristo morto in croce per la redenzione dell'umanità e di
Cristo vittima immolata, vivente nella santa Eucaristia.
La
medaglia del Santo Volto di Gesù è un dono di Maria Madre di Dio e
Madre nostra.
Nella
notte del 31 maggio 1938, madre Pierina De Micheli, suora delle
Figlie dell'Immacolata Concezione di Buenos Aires,
si
trovava nella cappella del suo Istituto a Milano, in via Elba 18.
Mentre
era immersa in profonda adorazione dinanzi al tabernacolo, le apparve
in un nimbo di luce una Signora di celestiale bellezza: era la
Santissima Vergine Maria.
Ella
teneva in mano uno scapolare (che fu poi sostituito dalla medaglia
per ragioni di praticità, con l'approvazione ecclesiasti ca). Esso,
su un lato recava impressa l'effigie del Volto di Cristo morto in
croce, circoscritta dalle parole bibliche: «Fa’
splendere
su di noi, Signore, la luce del tuo volto» (cfr.
Sal
67,2),
sull'altro, appariva un’Ostia
raggiante circoscritta dall'invocazione: «Re sta con noi Signore»
(cfr.
Lc 24,29).
La
Madre del cielo si avvicinò alla suora e le disse: «Ascolta bene e
riferisci al padre confessore che questo scapolare è un'arma di
difesa, uno scudo di fortezza e un pegno di misericordia che Gesù
vuole dare al mondo in questi tempi di sensualità e di odio contro
Dio e la Chiesa. Si tendono reti diaboliche per strappare la fede dai
cuori, il male dilaga. I veri apostoli sono pochi: è necessario
un rimedio divino, e questo rimedio è il Santo Volto di Gesù.
Tutti
quelli che porteranno questa medaglia e faranno, potendo, ogni
martedì una visita al Santissimo Sacramento per ripa rare gli
oltraggi che ricevette il Santo Volto del mio figlio Gesù durante la
passione e che riceve ogni giorno nel sacramento dell'Eucaristia:
1.
Saranno
fortificati nella fede;
2.
Saranno
pronti a difenderla;
3.
Avranno
le grazie per superare le difficoltà spirituali in terne ed esterne;
4.
Saranno aiutati nei pericoli dell'anima e del corpo;
5.
Avranno
una morte serena sotto lo sguardo sorridente del mio
divin Figlio.
Questa
consolante promessa divina è un richiamo d'amore e di misericordia
del Cuore Sacratissimo di Gesù. Gesù stesso, in fatti, il primo
martedì del 1937, aveva detto alla suora: «Contemplando il mio
Volto, le anime parteciperanno alle mie sofferenze, sentiranno il
bisogno di amare e di riparare. Non è forse questa la vera devozione
al mio cuore?».
Gesù
le aveva ancora aggiunto che «il culto del suo volto completava e
aumentava la devozione al suo cuore». In verità, quando
contempliamo il volto di Cristo morto per i nostri peccati, possiamo
comprendere e vivere
i palpiti d'amore del suo cuore divino.
Il
culto della medaglia del Santo Volto ebbe l'approvazione
ecclesiastica il 9 agosto 1940 con la benedizione del beato Ildefonso
Schuster, monaco benedettino, devoto del Santo Volto di Gesù, allora
arcivescovo
di Milano. Superate molteplici difficoltà, la medaglia fu coniata e
iniziò il suo cammino nel mondo.
Mentre
l'umile madre Pierina ne diffondeva la devozione tra le persone con
le quali veniva a contatto, senza mai svelare di essere lei la
protagonista umana delle rivelazioni, grande apostolo della devozione
al Santo Volto fu il servo di Dio abate Ildebrando Gregori. Monaco
benedettino, e allora abate generale dell'Ordine dei Benedettini
Silvestrini, dal 1940 fu padre spirituale di madre
Pierina De Micheli. L'abate Gregori, già devotissimo al Sacro Cuore
di Gesù, accolse dalla sua figlia spirituale la devozione al Santo
Volto e la diffuse assieme alla medaglia, con la parola e con le
opere, in America,
in Asia
e in Australia, laddove erano presenti comunità monastiche
silvestrine.
Dom
Ildebrando Gregori, durante il periodo in cui fu abate generale
(1939-1959), aprì molte nuove case religiose in Italia e all'estero,
cinque di esse
sono state intitolate al Santo Volto. La chiesa di San Vincenzo
Martire a Bassano Romano (VT), opera monumentale, è stata
trasformata con opportuni adattamenti ar tistici nel tempio del Santo
Volto. Nel 1953 egli fondò e intitolò al Santo Volto il monastero
di Giulianova (Teramo).
Beata
Pierina De Micheli
La
storia della medaglia e le promesse divine sono state desunte dal
diario spirituale autografo, scritto per obbedienza, da madre Pierina
De Micheli, salita al cielo il 26 luglio 1945.
Il
30 maggio 2010, nella basilica di Santa Maria Maggiore (Roma), per la
prima volta nella sua storia millenaria, si è svolta la
beatificazione di questa umile figlia delle Suore dell'Immacolata
Concezione di Buenos Aires,
che il Signore ha voluto testimone e apostola della devozione al suo
Santo Volto.
Nello
stesso giorno, al termine della tradizionale preghiera domenicale
dell'Angelus, Benedetto XVI ha rivolto un pensiero alla neo-beata,
ricordando che «Giuseppina –
questo
il suo nome di Battesimo - nacque nel 1890 a Milano, in una famiglia
profondamente religiosa, dove fiorirono diverse vocazioni al
sacerdozio e alla vita consacrata... A
23
anni anche lei imboccò questa stra da dedicandosi con passione al
servizio educativo, in Argentina
e in Italia. Il Signore le donò una straordinaria devozione al suo
Santo Volto, che la sostenne sempre nelle prove e nella malattia. Una
data decisiva, direttamente legata a questa sua devozione, è quella
del Venerdì Santo del 1902, quando nella chiesa di San Pietro in
Sala, all'età di dodici anni, dopo aver ascoltato una voce, madre
Pierina volle imprimere un bacio sul Volto di Gesù». In tutta la
sua vita, la Beata si mantenne fedele al suo proposito di «sempre
dare, mai negare nulla a Gesù» fino alla morte.
La
sua festa liturgica cade l'11 settembre, anniversario della sua
nascita e del suo Battesimo.
Preghiere
con i maestri spirituali
O
Volto
adorabile
Il
nome di santa Teresa di Lisieux è, nella sua interezza, Teresa di
Gesù Bambino e del Volto Santo, particolare di non poco rilievo nel
leggere la spiritualità di questo autorevole Dottore della Chiesa.
Il suo percorso spirituale è illuminato dal Volto Santo, al quale
Teresa si era consacrata il 6 agosto 1886.
Volto
adorabile di Gesù, unica bellezza che rapisce il mio cuore, degnati
di imprimere in me la tua divina somiglianza, affinché tu non possa
guardare la mia ani ma, senza contemplare te stesso.
O
mio diletto, per amor tuo accetto di non vede re quaggiù la dolcezza
del tuo sguardo, di non sentire l'inesprimibile bacio della tua
bocca, ma ti supplico d'infiammarmi del tuo amore, affinché esso mi
consumi rapidamente e mi faccia apparire presto davanti a te. Amen.
Cantico
al Volto Santo
Santa
Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo alla fine del 1895, inizio
1896, portava sul suo cuore un biglietto, con una piccola immagine
del Volto Santo e la scritta abbreviata: «Fa' che io ti rassomigli».
O
Gesù, la tua ineffabile immagine è la stella che guida i miei
passi. Il tuo dolce Volto, lo sai bene, per me
è cielo quaggiù. Il mio amore scopre il fascino dei tuoi occhi
abbelliti dal pianto. Attraverso le mie lacrime sorrido quando
contemplo i tuoi dolori. Oh! Sì, per consolarti voglio vivere
ignorata e solitaria. La bellezza, che tu sai velare, mi fa scoprire
tutto il suo mistero e vorrei volare verso di te!
La
mia sola patria è il tuo Volto, il mio regno d'amore, il mio ridente
prato, il dolce sole di ogni giorno, il giglio
della valle il cui olezzo misterioso consola la mia anima esiliata,
facendole gustare la pace dei cieli. È il mio riposo, la mia
dolcezza, la mia cetra melodiosa. Il tuo Volto, o mio dolce
Salvatore, il mazzetto di mirra che voglio custodire sul mio cuore.
Il
tuo Volto è la mia sola ricchezza, il mio solo teso ro, non domando
altro. Nascondendomi continuamente in esso, ti rassomiglierò.
O
Gesù! Lascia in me la divina impronta dei tuoi lineamenti pieni di
dolcezza e presto diventerò santa attirando a te i cuori! Perché
possa recarti una gran messe dorata, degnati d'incendiarmi del tuo
fuoco, dandomi presto l'eterno bacio della tua bocca adorata. Amen.
Rimani
con noi, Signore!
Nella
propagazione della devozione al Santo Volto si distinse madre Maria
Pierina De Micheli (1890-1945); ella diffuse anche la venerazione
della medaglia del Santo Volto ricavata dall'immagine della Sindone.
Ecco una sua preghiera.
Rimani
con noi, Signore! Mane
nobiscum Domine! Sì,
o dolcissimo Gesù, rimani con noi, ché si fa sera e un raggio
del tuo divino Volto, che noi adoriamo sotto i veli eucaristici,
illumini le nostre menti e dissipi le tenebre che avvolgono la povera
umanità.
Gesù
amatissimo, rimani con noi, a consolarci nelle angosce della vita, a
insegnarci a soffrire con te nella pace e a impreziosire il nostro
dolore.
Rimani
con noi, Maestro amabile di verità, perché fiduciosi camminiamo
verso l'eterna salvezza, nel trionfo del regno di Dio.
O
Gesù, rimani con noi, nutrendoci delle tue carni immacolate, perché
germoglino i vergini, gli apostoli, i santi a rinnovare la faccia
della terra. Gesù dolcissimo, fonte di ogni bene, rimani con noi
nell'Eucaristia e nel tuo Vicario in terra, perché tutti uniti in un
solo pastore, glorifichiamo Dio qui, nella luce della fede, per
glorificarlo eternamente nella visione e nell'amore, in Paradiso.
Amen.
Volto
divino
San
Pio X (1835-1914) fu il primo papa dell'età contemporanea a
provenire dal ceto contadino e popolare, seguito 65 anni dopo da papa
Giovanni XXIII anch'egli di origini contadine, ma fu senz'altro uno
dei primi pontefici ad aver percorso tutte le tappe del ministero
pastorale, da cappellano a papa. Ecco una sua preghiera al Santo
Volto (13 febbraio 1906).
O
Gesù, che nell'amara passione sei diventato l'obbrobrio degli uomini
e l'uomo dei dolori, io venero il tuo Volto divino, su cui brillava
l'avvenenza e la dolcezza della divinità, ora divenuto per me come
quello di un lebbroso! Ma sotto queste deformi sembianze io ravviso
il tuo amore infinito, e mi struggo dal desiderio di amarti e di
farti amare da ogni uomo. Le lacrime che sgorgano dal tuo sguardo mi
appaiono come graziose perle che io amo raccogliere, al fine di
comprare col loro valore infinito le anime dei peccatori.
O
Gesù, il cui Volto è la sola bellezza che rapisce il mio cuore, io
accetto di non vedere quaggiù la dolcezza del tuo sguardo, di non
sentire l'ineffabile bacio della tua bocca: ma ti supplico di
imprimere in me la tua divina somiglianza, d'infiammarmi del tuo
amore affinché esso mi consumi rapidamente, e io giunga ben presto a
vedere il tuo Volto glorioso in cielo. Amen.
Lo
splendore del Santo Volto
San
Giovanni Paolo II, autore della seguente preghiera, nella lettera
apostolica “Novo
Millennio Ineunte”
delinea
il programma della Chiesa universale per il terzo millennio
modellandolo sul Volto di Cristo: dell'uomo, del Figlio di Dio, del
sofferente, del Risorto.
Signore
Gesù, crocifisso e risorto, immagine della gloria del Padre, Volto
Santo che ci guardi e ci scruti, misericordioso e mite, per chiamarci
alla conversione e invitarci alla pienezza dell'amore, noi ti
adoriamo e ti benediciamo.
Nel
tuo Volto luminoso apprendiamo come si è amati e come si ama; dove
si trova la libertà e la riconciliazione; come si diviene
costruttori della pace che da te si irradia e a te conduce.
Nel
tuo Volto glorificato impariamo a vincere ogni forma di egoismo, a
sperare contro ogni speranza, a scegliere le opere della vita contro
le azioni della morte.
Donaci
la grazia di porre te al centro della nostra vita; di restare fedeli,
tra i rischi e i mutamenti del mondo, alla nostra vocazione
cristiana; di annunciare alle genti la potenza della croce e la
Parola che salva; di essere vigili e operosi, attenti ai più piccoli
dei fratelli; di cogliere i segni della vera liberazione, che in te
ha avuto inizio e in te avrà compimento.
Signore,
concedi alla tua Chiesa di sostare, come la Vergine Madre, presso la
tua croce gloriosa e presso le croci di tutti gli uomini per recare a
essi consolazione, speranza e conforto.
Lo
Spirito che ci hai donato porti a maturazione la tua opera di
salvezza, perché tutte le creature, liberate dai vincoli della
morte, contemplino nella gloria del Padre il tuo Volto Santo, che
splende luminoso nei se coli dei secoli. Amen.
Al
Volto Santo
Scritta
di persona dal Santo Padre Benedetto XVI, questa preghiera è stata
fatta recapitare come suo dono all'arcidiocesi di Chieti-Vasto e alla
basilica del Volto Santo di Manoppello, che di essa fa parte, il 1°
settembre 2007, a un anno esatto dalla sua visita-pellegrinaggio alla
Basilica-Santuario.
Signore
Gesù, come già i primi apostoli, ai quali di cesti: «Che
cercate?», e accolsero il tuo invito: «Venite e vedrete» (Gv
1,38-39), riconoscendoti come il Figlio di Dio, l'atteso e promesso
Messia per la redenzione del mondo, anche noi, discepoli tuoi di
questo difficile tempo, vogliamo seguirti ed esserti amici, attratti
dal fulgore del tuo Volto desiderato e nascosto.
Mostraci,
ti preghiamo, il tuo Volto sempre nuovo, misterioso specchio
dell'infinita misericordia di Dio.
Lascia
che lo contempliamo con gli occhi della mente e del cuore: Volto del
Figlio, «irradiazione della gloria del Padre e impronta della sua
sostanza» (cfr.
Eb 1,3),
Volto umano di Dio entrato nella storia per svelare gli orizzonti
dell'eternità.
Volto
silenzioso di Gesù sofferente e risorto, che amato e accolto cambia
il cuore e la vita.
«Il
tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto» (Sal
27,8-9).
Nel corso di secoli e millenni quante volte è risuonata tra i
credenti questa struggente invocazione del salmista!
Signore,
anche noi la ripetiamo con fede: «Uomo dei dolori, davanti a cui ci
si copre la faccia» (Is
53,3), non nasconderci il tuo Volto!
Vogliamo
attingere dai tuoi occhi, che ci guardano con tenerezza e
compassione, la forza di amore e di pace che ci indichi la strada
della vita e il coraggio di seguirti senza timori e compromessi, per
diventare testimoni del tuo Vangelo, con gesti concreti di
accoglienza, di amore e di perdono.
Volto
Santo di Cristo, luce che rischiara le tenebre del dubbio e della
tristezza, vita che ha sconfitto per sempre il potere del male e
della morte, sguardo misterioso che non cessa di posarsi sugli uomini
e i popoli, Volto celato nei segni eucaristici e negli sguardi di co
loro che ci vivono accanto, rendici pellegrini di Dio in questo
mondo, assetati d'infinito e pronti all'incontro dell'ultimo giorno.
Quando
ti vedremo, Signore, «faccia a faccia» (1
Cor 13,12b)
potremo contemplarti in eterno nella gloria del cielo.
Maria,
Madre del Volto Santo, aiutaci ad avere «mani innocenti e cuore
puro» (Sal
24,4),
mani illuminate dalla verità dell'amore e cuori rapiti dalla
bellezza divina, perché, trasformati dall'incontro con Cristo, ci
doniamo ai poveri e ai sofferenti, nei cui volti riluce l'arcana
presenza del tuo Figlio
Gesù, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Preghiere
per varie necessità
Offerta
quotidiana al Volto Santo di Gesù
Volto
Santo del dolce Gesù, espressione viva ed eterna dell'amore divino e
del martirio sofferto per l'umana redenzione, ti adoro e ti amo. Ti
consacro tutto il mio essere e ti offro, per le mani purissime della
Regina Immacolata, le preghiere, le azioni e le sofferenze di questo
giorno, per espiare e riparare gli oltraggi che continuamente ricevi.
Fa' di me un tuo vero apostolo. Che il tuo sguardo soave mi sia
sempre presente e si il lumini di misericordia nell'ora della mia
morte. Amen.
Al
Volto Santo di Gesù
Signore
Gesù, grazie perché ci fai contemplare il tuo Volto Santo,
rivelazione dell'infinito amore e tenerezza di Dio per noi.
Fa'
che sotto il tuo sguardo ci sentiamo raggiunti dall'amore che
perdona, e sentiamo sciogliersi in noi le barriere della solitudine,
della paura e della fatica di perdonare e di amare.
Tu
che ci guardi con occhi di misericordia, attenti alla nostra povertà
e al nostro dolore, rendici capaci di riconoscere il tuo Volto negli
altri, specialmente nei più soli, abbandonati e disperati dei nostri
fratelli, e fa' che sappiamo amarli con l'amore attento, concreto,
umile e gioioso, che da te solo viene.
Illumina
il tuo Volto su di noi, o Signore, e saremo salvi! Fa' risplendere la
tua faccia in mezzo
a noi, e dona alla tua Chiesa e al mondo la giustizia e la pace.
Amen.
Offerta
a Dio Padre del Santo Volto
Eterno
Padre, Dio di amore, di bontà e di misericordia infinita, per il
Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, in unione con san Giuseppe,
con tutti gli angeli, i santi, con i beati e in nome di tutta
l'umanità e di tutte le anime del Purgatorio, ti offro il Volto
pieno di lacrime, di piaghe e di sangue del tuo amatissimo Figlio.
Te
lo offro con ineffabile amore, con ogni respiro, con ogni battito del
cuore, con ogni pensiero, parola e opera di ogni uomo.
Ti
offro questo santissimo e veneratissimo Volto di nostro Signore
Gesù Cristo con tutto l'amore, in espiazione dei peccati di tutto il
mondo e delle innumerevoli bestemmie, per soddisfare la tua divina
giustizia, per illuminare i tuoi sacerdoti e religiosi, per la
conversione dei peccatori, anche quelli più ostinati, per la
liberazione delle anime del Purgatorio, in particolar modo per le
anime dei sacerdoti. Amen.
Volto
dell'eterno amore
Signore
Gesù, tu che sei il Volto dell'eterno amore, tu che hai voluto
guardarci con occhi nuovi, parlarci con labbra nuove, ascoltarci con
orecchie nuove; tu che hai voluto effondere lo Spirito Santo come
profumo della tua grazia e della tua bellezza nei nostri cuori e
nell'universo intero, tu che hai voluto toccarci per essere toccato
da noi, e ti sei fatto gustare nel pane della vita, parla ancora al
nostro cuore, inondalo, e fa' che l'incontro con il tuo volto di
infinita misericordia, possa essere per tutti, il nuovo inizio della
storia di salvezza e di amore a cui chiami i nostri cuori.
E
Maria, che contemplò il tuo Volto per prima e lo baciò con
tenerezza di Madre, lei che seguì l'evolversi del tuo Volto, e lo
vide chiudere gli occhi sulle braccia della croce, lei che lo
contemplò risorto e ora lo con templa nella gloria, ci aiuti a
essere quelli che cerca no nella verità, che incontrano nella grazia
della santa Madre Chiesa, che riconoscono nei sacramenti, nella
carità e nella fede il tuo volto di Salvatore, rivelazione
dell'infinito amore. Amen.
Contemplo
il tuo Volto Santo
O
Gesù, contemplo, adoro e lodo il tuo Volto Santo, divinamente bello.
Si
specchia in esso il mio volto, che fu fatto a immagine e somiglianza
di Dio. Lo vedo, ahimé, deformato dalla malizia che intorbida il mio
spirito e la mia vita, rendendomi schiavo del male e del peccato.
Ne
sento pena. Ma il tuo Volto, tutto bontà e misericordia, mi ispira
confidenza.
Ti
prego, o Signore, rifletti il tuo Volto sul mio. La sua luce penetri
nel profondo della mia coscienza e la purifichi, la rettifichi, la
ricrei, sicché sia sempre orientata al vero, al bello, al bene. Che
tutti scorgano il tuo Volto nel mio. E vi leggano verità e grazia,
giustizia, amore, libertà e pace, mai più sensualità, odio, ira,
malignità, violenza e tristezza.
Dammi
di sentire la nostalgia della mia innocenza battesimale e di
ricorrere spesso al sacramento della Riconciliazione per ricevere il
perdono Dio, con la Chiesa e con i fratelli, per rinnovarmi sempre
più radicalmente, vincendo il peccato e vivendo in comunione con Dio
e col prossimo.
Non
nascondermi il tuo Volto, qualora, per l'umana debolezza, io venissi
sedotto dal male. Si spegnerebbe il sole per me!
Il
tuo Spirito mi aiuti a espiare i miei peccati, a dominare i miei
istinti e le passioni, a risorgere a vita nuova, a impegnare tutte le
mie energie per rinnovare il volto della mia famiglia e della
società, conformandolo al tuo Volto, a costruire per quanto è in
me, la civiltà dell'amore.
La
tua Mamma, l'Immacolata, che ti ha dato il Volto umano, da cui
traspare tutto il divino, vegli su di me con sollecitudine materna,
perché non cada mai più nelle spire del serpente tentatore.
O
Gesù, io cercherò sempre il tuo Volto per non smarrirmi nei miei
pensieri, nei miei affetti, nelle mie imprese, nei miei dubbi e nelle
mie sofferenze.
E
tu ammettimi a godere nel cielo la gloria del tuo Volto. Confido nel
tuo paziente amore. Ti ringrazio. Amen. Alleluia!
Imprimi
in me l'immagine di Cristo
Dio
di tenerezza e di misericordia, che solo conosci i segreti del cuore
degli uomini, poiché nulla è nascosto alla tua presenza; tu che sai
tutto di me, non distogliere da me il tuo Volto, distogli piuttosto
il tuo sguardo dai miei peccati.
Lava
le impurità del mio corpo e della mia anima, santificami tutto con
la perfezione della tua potenza. Fortifica in me il grande e celeste
mistero che ho ricevuto; imprimi in me, indegno, l'immagine del tuo
Cristo sul fondamento dei tuoi apostoli e profeti; piantami come un
albero di verità nella tua santa Chiesa, affinché crescendo nella
fede glorifichi anch'io il tuo nome santissimo. Amen.
Lodi
al Volto Santo
Gesù
sia benedetto! Benedetto il Volto Santo di Gesù! Benedetto il Volto
Santo, nella maestà e nella bellezza dei suoi tratti celesti!
Benedetto
il Volto Santo, in tutte le parole uscite dalla sua bocca divina!
Benedetto il Volto Santo, in tutti gli sguardi gettati dai suoi occhi
adorabili!
Benedetto
il Volto Santo, nella trasfigurazione del Tabor! Benedetto il Volto
Santo, nelle fatiche del suo apostolato! Benedetto il Volto Santo,
nel sudore di san gue della sua agonia! Benedetto il Volto Santo,
nello umiliazioni della passione! Benedetto il Volto Santo, nei
dolori della morte!
Benedetto
il Volto Santo, nella gloria della risurrezione! Benedetto il Volto
Santo, negli splendori della luce eterna! Amen.
Davanti
alla Sindone
Imprimi
il tuo volto in me, Signore, perché il Padre vedendo te in me
ripeta: “Tu
sei il figlio che amo”.
E per ché chiunque mi incontra veda una scintilla del Padre.
Imprimi
il tuo volto in me, Signore, perché possa essere testimone della tua
luce e della tua bontà, e dell'infinita tenerezza che hai per ogni
creatura.
Imprimi
il tuo volto in me, Signore, perché io possa essere un segno del
tuo amore per i piccoli e i poveri, per gli ammalati e gli esclusi.
Imprimi il tuo Volto in me, Signore, perché sia una sindone vivente
che porta in sé i segni della tua morte e risurrezione. Amen.
Signore,
fa' di me la tua sindone
Signore,
fa' di me la tua sindone. Quando, deposto nuovamente dalla croce,
vieni in me nel sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue, che io ti
avvolga
con la mia fede e il mio amore come in un sudario, in modo che i tuoi
lineamenti si imprimano nella mia anima e lascino anche in essa una
traccia indelebile. Signore, fa' del ruvido e grezzo
panno della mia umanità la tua sindone! Amen.
O
Padre
O
Padre, che hai glorificato tuo Figlio, Gesù Cristo, nella sua beata
passione e lo hai costituito Signore nel la sua risurrezione dai
morti, a noi che veneriamo la sua immagine, raffigurata nella santa
Sindone, dona di contemplare il suo Volto bellissimo quando si
rivelerà a noi l'umanità nuova e perfetta, corpo glorioso del
Cristo tuo Figlio. Amen.
L'immagine
della Sindone
Signore
Gesù, davanti all'immagine della Sindone noi contempliamo la tua
passione.
Tu
sei l'uomo dei dolori, che ben conosce il patire: ti sei caricato
delle nostre sofferenze, hai preso su di te i nostri dolori. Docile
come un agnello condotto al macello, ti sei lasciato maltrattare
senza aprire bocca, offrendo te stesso in espiazione.
Sei
stato trafitto per i nostri peccati, schiacciato per le nostre
iniquità: per le tue piaghe siamo stati guariti. Fa’
risuonare
la tua voce nei nostri cuori, affinché sappiamo vederti là dove
ancora
oggi ti rendi presente, per incontrare e servire te nei nostri
fratelli. E quando potremo contemplare il tuo Volto glorioso, sarà
gioia senza fine. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Contemplando
la Sindone
Signore
Gesù, mentre in silenziosa preghiera con templo la santa Sindone il
mio cuore si riempie di commozione perché vedo in quel misterioso
sacro lino tutti i segni dell'atroce sofferenza da te vissuta nella
tua passione, così come è narrata dai Vangeli.
Il
dramma del tuo dolore è reso evidente dal sangue che vedo sul tuo
corpo per la corona di spine e i colpi di flagello, per i chiodi
nelle mani e nei piedi e per il cuore trafitto dalla lancia del
soldato.
Quando,
insieme con la Vergine Maria, tua e nostra Madre, adoro te, Gesù,
sofferente e immolato, comprendo con maggior chiarezza che tu hai
preso su di te i dolori e le croci di tutta l'umanità. Ogni mia
sofferenza, la passio
hominis, unita
alla tua sofferenza, la passio
Christi, riceve
in dono un valore redentivo per cui mi sento da te sostenuto,
consolato e perdonato.
So
che non c'è consolazione senza conversione, per cui, mentre col tuo
aiuto porto con fiducia le mie croci, ti prometto di iniziare una
vita nuova allontanandomi dal peccato, così da poter sperimentare
che «dalle tue piaghe sono stato guarito» (cfr.
1Pt 2,24).
Amen.
Atti
di consacrazione
Consacrazione
al Volto adorabile di Gesù
O
Volto adorabile di Gesù, corrispondendo al tuo sguardo di
predilezione sulle anime nostre, ecco che ognuno di noi oggi si
consacra in modo particolare al tuo servizio.
O
Volto Santo, che non hai nascosto il tuo Volto ai nostri sguardi e
dalle tue labbra fai ancora udire parole di verità, noi raccogliamo
il tuo dolce invito: «Voi che siete affaticati, venite a me, e io vi
ristorerò» (cfr. Mt
11,28).
Anche noi che siamo affaticati e stanchi ricorriamo a te, o Gesù,
per avere sollievo e conforto.
O
Volto Santo, dalle tue labbra divine risuona alle nostre orecchie la
tua soavissima voce che ci attira al tuo cuore: tu solo hai parole di
vita eterna, fa' che non ci allontaniamo mai dalla retta via.
Gesù
amabilissimo, nell'orto del Getsémani hai pro vato profonda
tristezza, e aspettasti invano qualcuno che ti consolasse. Ora noi
siamo desiderosi di asciugarti il Volto sfigurato e tergerti il
sudore, il sangue e le lacrime che lo rigano,
insieme alla polvere e agli sputi che lo deturpano. Volto adorabile
di Gesù, piegati a riposare sulle nostre spalle: noi piangeremo con
te; facci degni di partecipare in qualche modo alle tue sofferenze.
Volto
adorabile di Gesù, che sei davanti ai nostri oc chi, con i segni del
tuo amore infinito, tu ci hai amato fino a dare la vita per noi.
Grazie, Gesù! Aiutaci a rispondere al tuo amore con il più grande
amore.
Signore
Gesù, imprimi nella nostra anima l'immagine del tuo Santo Volto
perché, con la tua grazia, impariamo ad amare come tu hai amato, a
vivere come tu hai vissuto, a pregare come tu hai pregato.
Concedici,
Gesù, di venire un giorno a contemplare il tuo volto divino
splendente di gloria nella gioia sen za fine del tuo Regno. Amen.
Consacrazione
al Santo Volto di Gesù
Servo
di Dio Ildebrando Gregori
Dolcissimo
Signore Gesù, tu conosci il nostro presente e conosci, Signore, il
nostro futuro. Prostrati dinanzi a te consacriamo e raccomandiamo, o
Signore, il nostro futuro.
Il
tuo Volto benedetto sia impresso nel nostro cuore e nel nostro
pensiero. Impresso, Signore, con tanta potenza come è restato
impresso nella sacra Sindone; e, come nessuna potenza lo poté
cancellare dalla sacra Sindone così, Gesù, nessuna avversità della
vita, nessun nemico, nessun avvenimento sia capace di cancellare dal
nostro cuore e dal nostro pensiero il Santissimo tuo Volto. Concedici
di portarlo sempre impresso nel cuore e nel pensiero, e, finalmente,
per tutta l'eternità lodarlo, benedirlo nella pace degli eletti, e
dire a te tutta la nostra profonda riconoscenza, insieme ai martiri e
ai santi, e a tutti coloro che ti vollero sempre bene, ti vollero
sempre amare e tutto vollero affrontare per te, tutto soffrire per
te.
O
Gesù, concedi anche a noi di lodarti con queste creature da te
benedette, da te santificate. Eternamente! Amen.
Giaculatorie
•
Santo
Volto di Gesù, guardaci con misericordia.
•
Volto
adorabile di Gesù, tu che sei l'irradiazione della
gloria
del Padre e l'impronta della sua sostanza, io ti amo.
•
Gesù,
fa' che al termine della vita contempliamo il
tuo
Santo Volto insieme a tutti i santi!
•
A
te ha detto il mio cuore: il tuo Volto, Signore, io
cerco,
non nascondermi il tuo Volto.
•
Risplendente
più del sole è il tuo Volto, o Signore: io
lo
bramo, io lo cerco, finché lo contemplerò.
•
Aiutaci
a riconoscere il tuo Volto nei nostri fratelli e a servirti in
ciascuno di essi per aver parte alla festa
senza
fine.
•
Imprimi
il tuo volto in me, Signore, perché il Padre
veda
te in me.
•
Non
nascondermi il tuo Volto perché in te confido,
Signore.
•
Imprimi
il tuo volto in me, Signore, perché possa es
sere
testimone dell'infinita tenerezza che hai per ogni creatura.
•
Fa'
risplendere su di me il tuo Volto, Signore, donami
la
tua benedizione.
•
Lodate
il Signore, invocate il suo nome. Cercate il
Signore
e la sua potenza, cercate sempre il suo Volto.
•
Imprimi
il tuo volto in me, Signore, affinché possa essere un segno del tuo
amore per i piccoli e i poveri, per gli ammalati e gli esclusi.
Tratto
dal libro : “Pregate, pregate.pregate” da pag.598 a pag.618
La
vita della Beata Pierina De Micheli
Nacque
l’11 settembre 1890 da Luigina Radice e Cesare De Micheli, nello
stesso giorno fu battezzata con il nome di Giuseppina nella chiesa
parrocchiale di San Pietro in Sala a Milano. Dopo 18 mesi dalla sua
nascita il padre Cesare, gravemente malato, morì e la numerosa
famiglia con l’attività del negozio gravò sulla madre. Donna di
grande fede non si perse d’animo e si affidò a Dio. Al mattino
presto andava in chiesa per partecipare alla Messa poi alla sera
recitava il rosario con i figli.
Sarà Angelina, la sorella più grande ad occuparsi della piccola nata e ad insegnarle la preghiera fino all’età di dieci anni quando Angelina entrerà nel convento delle Suore Sacramentine a Milano. Nasce subito in lei un amore intenso verso Cristo e in questo suo primo sviluppo verso la fede guarda con ammirazione l'entrata al seminario del fratello Riccardo.
A sei anni frequenta l'Istituto Sacro Cuore di Piazza Buonarroti. Il 3 maggio 1943 , raggiunta l’età canonica, riceve Gesù nella prima Comunione.
Dopo le classi elementari frequenta i corsi di religione per insegnare catechismo ai più piccoli. Per arricchire la sua vita interiore si accosta frequentemente alla Confessione e alla Comunione.
Sarà Angelina, la sorella più grande ad occuparsi della piccola nata e ad insegnarle la preghiera fino all’età di dieci anni quando Angelina entrerà nel convento delle Suore Sacramentine a Milano. Nasce subito in lei un amore intenso verso Cristo e in questo suo primo sviluppo verso la fede guarda con ammirazione l'entrata al seminario del fratello Riccardo.
A sei anni frequenta l'Istituto Sacro Cuore di Piazza Buonarroti. Il 3 maggio 1943 , raggiunta l’età canonica, riceve Gesù nella prima Comunione.
Dopo le classi elementari frequenta i corsi di religione per insegnare catechismo ai più piccoli. Per arricchire la sua vita interiore si accosta frequentemente alla Confessione e alla Comunione.
Verso
una vita di Fede
Sarà
decisiva, per lo sviluppo di questa sua propensione, la data del
venerdì Santo del 1902, quando nella chiesa di San Pietro in Sala,
nell'età di dodici anni, dopo aver ascoltato una Voce, imprime un
forte bacio sul Volto di Gesù .
Il
suo cammino spirituale era stato delineato dalla volontà di Dio, che
già conosceva il suo destino di religiosa. Dio non forzò la sua
scelta ma lavorò in lei lentamente .
Adolescente aveva un carattere impulsivo e indipendente e questo suo aspetto la frenava nel donare a Cristo la sua vita, nonostante il suo forte desiderio di vivere alla sua luce.
E così avvenne il 15 ottobre 1913, festività liturgica di Santa Teresa d’Avila, all’età di 23 anni, venne accolta nell’Istituto milanese delle Figlie dell’Immacolata Concezione di Buenos Aires dalla fondatrice dell’Istituto, Suor Maria Eufrasia Iaconis e da Suor Maria Stanislada .
Finalmente aveva incontrato le suore che scherzosamente diceva a suo fratello don Riccardo :”ci volevano suore dell’altro mondo” e che vestissero del colore del cielo.
Ebbene, dopo continue resistenze scelse proprio una Congregazione le cui Suore avevano fondato la loro Congregazione a Buenos Aires in Argentina e indossavano in quel periodo un abito di colore celeste.
Il 23 maggio 1915 depone il velo bianco di novizia e assume quello nero, riceve il Crocifisso che lo bacia giurandogli: castità, obbedienza e povertà nella famiglia e secondo la regola delle Figlie dell'Immacolata Concezione
Consegue il diploma di taglio e un diploma di lingua francese. Inizia il suo apostolato con i più piccoli, le persone a lei più preziose
Adolescente aveva un carattere impulsivo e indipendente e questo suo aspetto la frenava nel donare a Cristo la sua vita, nonostante il suo forte desiderio di vivere alla sua luce.
E così avvenne il 15 ottobre 1913, festività liturgica di Santa Teresa d’Avila, all’età di 23 anni, venne accolta nell’Istituto milanese delle Figlie dell’Immacolata Concezione di Buenos Aires dalla fondatrice dell’Istituto, Suor Maria Eufrasia Iaconis e da Suor Maria Stanislada .
Finalmente aveva incontrato le suore che scherzosamente diceva a suo fratello don Riccardo :”ci volevano suore dell’altro mondo” e che vestissero del colore del cielo.
Ebbene, dopo continue resistenze scelse proprio una Congregazione le cui Suore avevano fondato la loro Congregazione a Buenos Aires in Argentina e indossavano in quel periodo un abito di colore celeste.
Il 23 maggio 1915 depone il velo bianco di novizia e assume quello nero, riceve il Crocifisso che lo bacia giurandogli: castità, obbedienza e povertà nella famiglia e secondo la regola delle Figlie dell'Immacolata Concezione
Consegue il diploma di taglio e un diploma di lingua francese. Inizia il suo apostolato con i più piccoli, le persone a lei più preziose
L'entrata
al Convento
Nonostante
le fosse stato promesso che non si sarebbe allontanata da Milano per
la salute cagionevole della mamma il 21 maggio 1919 per obbedienza
dovette partire per Buenos Aires. Qui ,pur avendo difficoltà con la
lingua spagnola, insegnò matematica nel Collegio della
Congregazione. Contemporaneamente frequentò un corso di studi per
conseguire l’abilitazione all’insegnamento. Fu questo un periodo
di sofferenza sia per l’allontanamento dalla madre, sia per il
clima che per i continui svenimenti.
Emette i voti perpetui l'11 luglio 1921 e a questa grande gioia si accompagna la notizia del suo rientro in Italia con la Vicaria generale, Madre Stanislada (sua grande amica e confidente).
Potrà ritornare ad essere vicino alla mamma .
Il 21 settembre 1923 muore la mamma Luigina mentre compiva un atto di carità: assistenza ad un'ammalata.
Così come Suor Pierina aveva previsto diventa nel 1928 Madre Generale della Congregazione: Madre Stanislada. Questa, arrivata a Milano da Buenos Aires, nomina il 12 aprile 1928 Suor Pierina Superiora per la casa di Milano.
Il 27 settembre 1929 muore prematuramente Madre Stanislada, Suor Pierina è affranta. Dalla nuova Madre Generale viene confermata Superiora della casa di Milano, delegata per gli affari all'estero .
Madre Maria Pierina desiderava che le sue Suore per insegnare fossero preparate sia spiritualmente, sia culturalmente. . Per questo intensificò i corsi di istruzione per le elementari e riuscirà anche ad aprire una scuola media, con riconoscimento legale.
Le suore hanno forte trasporto verso di lei e lei vive e si preoccupa per loro e con gioia accetta il dono di una casa a Centonara d'Artò (Novara), sopra il lago d'Orta, fatto alla Congregazione da un'illustre prelato della Curia Romana: Mons. Spirito Chiappetta. Sarà il luogo di riposo delle sue suore.
Gli anni a Milano e a Roma furono anni di intenso ed estenuante lavoro fisico, si occupò:dell'organizzazione della scuola, dell'amministrazione, del buon andamento della comunità, della vita spirituale delle suore, dei rapporti con la Santa Sede, dei rapporti sociali.
Nella sua vita spirituale, a Milano, incisero i due Padri gesuiti: p.Marini e p.Rosi; a Roma, invece, ebbe notevole influenza il benedettino silvestrino, l'Abate Ildebrando Gregori.
Questi diventerà confessore e Padre spirituale fino alla morte della religiosa. Dalle confessioni di Madre Pierina verrà a conoscenza di fatti straordinari e fenomeni mistici relativi alla devozione della religiosa al Santo Volto.
Fu lui che esortò la Madre a conservare gli scritti, raccolti nel Diario, relativi alle sue esperienze mistiche. Scritti distrutti, precedentemente, in gran parte per volere della stessa Beata.
A
Roma fonda l'Istituto Spirito Santo e
fa coniare la Medaglia del Volto SantoEmette i voti perpetui l'11 luglio 1921 e a questa grande gioia si accompagna la notizia del suo rientro in Italia con la Vicaria generale, Madre Stanislada (sua grande amica e confidente).
Potrà ritornare ad essere vicino alla mamma .
Il 21 settembre 1923 muore la mamma Luigina mentre compiva un atto di carità: assistenza ad un'ammalata.
Così come Suor Pierina aveva previsto diventa nel 1928 Madre Generale della Congregazione: Madre Stanislada. Questa, arrivata a Milano da Buenos Aires, nomina il 12 aprile 1928 Suor Pierina Superiora per la casa di Milano.
Il 27 settembre 1929 muore prematuramente Madre Stanislada, Suor Pierina è affranta. Dalla nuova Madre Generale viene confermata Superiora della casa di Milano, delegata per gli affari all'estero .
Madre Maria Pierina desiderava che le sue Suore per insegnare fossero preparate sia spiritualmente, sia culturalmente. . Per questo intensificò i corsi di istruzione per le elementari e riuscirà anche ad aprire una scuola media, con riconoscimento legale.
Le suore hanno forte trasporto verso di lei e lei vive e si preoccupa per loro e con gioia accetta il dono di una casa a Centonara d'Artò (Novara), sopra il lago d'Orta, fatto alla Congregazione da un'illustre prelato della Curia Romana: Mons. Spirito Chiappetta. Sarà il luogo di riposo delle sue suore.
Gli anni a Milano e a Roma furono anni di intenso ed estenuante lavoro fisico, si occupò:dell'organizzazione della scuola, dell'amministrazione, del buon andamento della comunità, della vita spirituale delle suore, dei rapporti con la Santa Sede, dei rapporti sociali.
Nella sua vita spirituale, a Milano, incisero i due Padri gesuiti: p.Marini e p.Rosi; a Roma, invece, ebbe notevole influenza il benedettino silvestrino, l'Abate Ildebrando Gregori.
Questi diventerà confessore e Padre spirituale fino alla morte della religiosa. Dalle confessioni di Madre Pierina verrà a conoscenza di fatti straordinari e fenomeni mistici relativi alla devozione della religiosa al Santo Volto.
Fu lui che esortò la Madre a conservare gli scritti, raccolti nel Diario, relativi alle sue esperienze mistiche. Scritti distrutti, precedentemente, in gran parte per volere della stessa Beata.
Era
desiderio della Congregazione avere una casa in Roma. Nel 1938 Madre
Maria Pierina di concerto con la Madre Generale Filomena Bragonzi
iniziarono a far edificare, su un terreno acquistato ai piedi
dell'Aventino da Madre Estanislada prima della sua morte, il nuovo
Istituto dedicato allo Spirito Santo. La casa venne costruita secondo
il progetto di Monsignor Spirito Chiappetta, stretto collaboratore
del cardinale Eugenio Pacelli, protettore della Congregazione. I
lavori furono seguiti personalmente dalla Madre.
Il 9 ottobre 1939 si stabilisce nella casa di Roma, come Superiora e nel gennaio dell'anno successivo divenne superiora regionale d'Italia. Pur stabilendosi a Roma, Madre Pierina continuerà ad andare di continuo a Milano per seguire le sue consorelle.
Ed è in uno di questi viaggi, nel luglio 1940, che chiederà alla Curia di Milano il permesso di realizzare una medaglia del Volto Santo. Approvato il progetto essa fu coniata dalla ditta Johnson.
Questa medaglia, portatrice di diverse promesse e strumento di numerose grazie, continua ad essere tuttora diffusa e richiesta.
Il 9 ottobre 1939 si stabilisce nella casa di Roma, come Superiora e nel gennaio dell'anno successivo divenne superiora regionale d'Italia. Pur stabilendosi a Roma, Madre Pierina continuerà ad andare di continuo a Milano per seguire le sue consorelle.
Ed è in uno di questi viaggi, nel luglio 1940, che chiederà alla Curia di Milano il permesso di realizzare una medaglia del Volto Santo. Approvato il progetto essa fu coniata dalla ditta Johnson.
Questa medaglia, portatrice di diverse promesse e strumento di numerose grazie, continua ad essere tuttora diffusa e richiesta.
Si
incontra con Gesù
Il
15 luglio 1945 Madre Pierina è gravemente inferma, le diagnosticano
la polmonite, e il 21 luglio si aggrava, alle ore 18 le viene
amministrata l'Estrema Unzione.
Muore il 26 luglio 1945.
La sua salma viene deposta nel cimitero di Artò. Il 27 aprile 1970 sarà trasportata nella cripta sottostante la cappella della Casa del Volto Santo in Centonara
Muore il 26 luglio 1945.
La sua salma viene deposta nel cimitero di Artò. Il 27 aprile 1970 sarà trasportata nella cripta sottostante la cappella della Casa del Volto Santo in Centonara
Il 27
marzo 2007 le
spoglie di Madre Pierina saranno traslate a Roma nella Cappella
dell'Istituto Spirito Santo
Di
Lei racconta la sorella Suor Maria Luigia delle Suore Sacramentine A
Milano
"Carattere
vivo e forte, dominava talvolta la sorella maggiore di lei due anni.
Frequentò le elementari e alcune classi della media, ma la mamma,
data la gracile salute, non l'obbligò a studi faticosi, nei quali
sarebbe riuscita, data la sua buona intelligenza. Non si distinse
per disciplina ottima; la sua vivacità la rendeva talvolta ribelle
e le suggeriva birichinate. [...] Ma l'amore per il Signore fu per
lei mezzo di superarsi fino all'eroismo[...] Eroica fu, data la
scarsa salute, la tenacia con cui non mancava mai di accompagnare il
S. Viatico, sia nelle giornate rigide invernali, come nei periodi
caldi. Il sacrestano era sicuro che, come si usava allora, una delle
due lampade sarebbe stata sorretta da Giuseppina, anche se il
cammino da percorrere era lungo, data la vastità della parrocchia,
che si estendeva ai cascinali della periferia di Milano. Non si
parlava ancora di Azione Cattolica a quel tempo, ma Giuseppina ne
aveva lo spirito. Nei mesi di maggio e giugno si adoperava perché
le pie pratiche venissero seguite con fervore dalle fanciulle della
parrocchia, nelle quali, avrebbe voluto trasfondere la sua fiamma di
pietà".
Devozione
al Santo Volto della Beata
Dai
testi scritti di Madre Pierina e dalle testimonianze di chi le fu
accanto è forte e viva la sua devozione al Volto di Cristo,
martoriato e offeso dal peccato degli uomini.
Questa venerazione al Volto Santo, probabilmente, è nata il Venerdì Santo 1902 quando, ancora bambina, baciò Gesù sul Volto.
Gesù ritornerà nuovamente a manifestarsi a Madre Pierina nel 1936 nell’adorazione notturna il I° venerdì di Quaresima. La renderà partecipe del suo dolore nel Getsemani dicendole:”Voglio che il mio Volto che riflette le intime pene del mio animo, il dolore e l’amore del mio Cuore, sia più onorato. Chi mi contempla, mi consola”
Susseguirono numerosi inviti da parte di Cristo, inviti che la Madre annotò nel suo diario. Il figlio di Dio divenne la ragione di tutta la sua spiritualità e operò affinché il Volto di Cristo fosse adorato e contemplato da più anime; perché amandolo parteciperanno alle sue pene.
Cresceva in lei il desiderio di immolarsi per la salvezza delle anime.
Il suo direttore spirituale il gesuita Padre Rosi comprese l’autenticità di questa devozione e l’animò nel realizzare questa grande missione.
Il 1° marzo 1938 viene affisso nella Cappella della Casa di via Elba 18 a Milano un quadro che riproduce fedelmente il Volto Santo Di Cristo. Immagine ricavata dalla Sindone per opera del fotografo d’arte Cav. Bruner di Trento donato alla Congregazione dal Cardinale di Milano Ildefonso Schuster.
Il 31 maggio 1938 ebbe un importante rivelazione: "Mentre stavo in preghiera davanti al tabernacolo, mi parve di vedere la Madonna. Teneva in mano uno scapolare formato da due flanelline bianche riunite da un cordone. Una flanellina portava l'immagine del S. Volto, l'altra un'Ostia, circondata da raggiera. La Madonna si mosse verso di me e mi disse:' Ascoltami bene e riferisci tutto esattamente al Padre [spirituale]: questo scapolare è un'arma di difesa, uno scudo di fortezza, un pegno d'amore e di misericordia che Gesù vuol dare al mondo in questi tempi di sensualità e di odio contro Dio e la Chiesa. Si tendono reti diaboliche per strappare la fede dai cuori. Il male dilaga. I veri apostoli sono pochi, è necessario un rimedio divino, e questo rimedio è il Volto Santo di Gesù. Tutti quelli che indosseranno uno scapolare come questo, e faranno ogni martedì una visita al SS. Sacramento, per riparare agli oltraggi che ricevette il Santo Volto nella dolorosa sua passione, e ogni giorno riceve nel sacramento eucaristico, saranno fortificati nella fede, pronti a difenderla, a superare le difficoltà interne ed esterne, di più faranno una morte serena sotto lo sguardo amabile del mio divin Figlio " ( 31 maggio 1938).
Madre Pierina, dopo averne parlato al confessore, Padre Rosi, e ottenuta la benedizione del Cardinale di Milano, Ildefonso Schuster, decide di far coniare una medaglia con il Volto Santo.
Questa medaglia reca da una parte il Volto Santo con la scritta" Illumina, Domine, vultum tuum super nos" e e al rovescio un’ostia , segno dell’Eucarestia, con la scritta: "Mane nobiscum Domine."
In questa instancabile opera di diffusione di adorazione al Volto Santo fu costretta a subire i continui eccessi di rabbia del demonio, che spesso la lasciavano stremata.
Continuò a condurre la sua missione tra le sofferenze e il pieno nascondimento, sempre felice di offrire ogni respiro a Gesù. La sua fu una vita protesa verso la conoscenza di Dio e del suo infinito amore. Una vita, secondo la volontà di Dio, votata alla santità.
Questa venerazione al Volto Santo, probabilmente, è nata il Venerdì Santo 1902 quando, ancora bambina, baciò Gesù sul Volto.
Gesù ritornerà nuovamente a manifestarsi a Madre Pierina nel 1936 nell’adorazione notturna il I° venerdì di Quaresima. La renderà partecipe del suo dolore nel Getsemani dicendole:”Voglio che il mio Volto che riflette le intime pene del mio animo, il dolore e l’amore del mio Cuore, sia più onorato. Chi mi contempla, mi consola”
Susseguirono numerosi inviti da parte di Cristo, inviti che la Madre annotò nel suo diario. Il figlio di Dio divenne la ragione di tutta la sua spiritualità e operò affinché il Volto di Cristo fosse adorato e contemplato da più anime; perché amandolo parteciperanno alle sue pene.
Cresceva in lei il desiderio di immolarsi per la salvezza delle anime.
Il suo direttore spirituale il gesuita Padre Rosi comprese l’autenticità di questa devozione e l’animò nel realizzare questa grande missione.
Il 1° marzo 1938 viene affisso nella Cappella della Casa di via Elba 18 a Milano un quadro che riproduce fedelmente il Volto Santo Di Cristo. Immagine ricavata dalla Sindone per opera del fotografo d’arte Cav. Bruner di Trento donato alla Congregazione dal Cardinale di Milano Ildefonso Schuster.
Il 31 maggio 1938 ebbe un importante rivelazione: "Mentre stavo in preghiera davanti al tabernacolo, mi parve di vedere la Madonna. Teneva in mano uno scapolare formato da due flanelline bianche riunite da un cordone. Una flanellina portava l'immagine del S. Volto, l'altra un'Ostia, circondata da raggiera. La Madonna si mosse verso di me e mi disse:' Ascoltami bene e riferisci tutto esattamente al Padre [spirituale]: questo scapolare è un'arma di difesa, uno scudo di fortezza, un pegno d'amore e di misericordia che Gesù vuol dare al mondo in questi tempi di sensualità e di odio contro Dio e la Chiesa. Si tendono reti diaboliche per strappare la fede dai cuori. Il male dilaga. I veri apostoli sono pochi, è necessario un rimedio divino, e questo rimedio è il Volto Santo di Gesù. Tutti quelli che indosseranno uno scapolare come questo, e faranno ogni martedì una visita al SS. Sacramento, per riparare agli oltraggi che ricevette il Santo Volto nella dolorosa sua passione, e ogni giorno riceve nel sacramento eucaristico, saranno fortificati nella fede, pronti a difenderla, a superare le difficoltà interne ed esterne, di più faranno una morte serena sotto lo sguardo amabile del mio divin Figlio " ( 31 maggio 1938).
Madre Pierina, dopo averne parlato al confessore, Padre Rosi, e ottenuta la benedizione del Cardinale di Milano, Ildefonso Schuster, decide di far coniare una medaglia con il Volto Santo.
Questa medaglia reca da una parte il Volto Santo con la scritta" Illumina, Domine, vultum tuum super nos" e e al rovescio un’ostia , segno dell’Eucarestia, con la scritta: "Mane nobiscum Domine."
In questa instancabile opera di diffusione di adorazione al Volto Santo fu costretta a subire i continui eccessi di rabbia del demonio, che spesso la lasciavano stremata.
Continuò a condurre la sua missione tra le sofferenze e il pieno nascondimento, sempre felice di offrire ogni respiro a Gesù. La sua fu una vita protesa verso la conoscenza di Dio e del suo infinito amore. Una vita, secondo la volontà di Dio, votata alla santità.
Tratto
dal
sito
:
http://www.missionariavoltosantomadrepierina.it/foto_gallery_madre_pierina/fotogallery_apostola_santo_volto.html
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