venerdì 20 aprile 2018

GESÙ SARÀ IL GIUDICE DI TUTTI - (Mt. 25, 31 - 34 e 41)



Mentre tanti Sacerdoti non ci parlano mai del Giudizio di Dio, sentiamo il dovere di riflettere sulle solenni parole di S. Pietro: Gesù “ci ha ordinato di annunziare al popolo e di attestare che Egli è il Giudice dei vivi e dei morti” (1). Ci incoraggia e ci spinge a questa meditazione S. Agostino che afferma: “Se i cristiani non sentissero altra predicazione che quella del Giudizio di Dio, questa sola basterebbe a far loro osservare il Vangelo e vivere santamente in grazia”.

A – GIUDIZIO PARTICOLARE
All’improvviso, sull’autostrada, urti violenti e fragorosi tamponamenti; un groviglio di automobili sconquassate e in rottami. Sull’asfalto e tra contorte lamiere, cadaveri sanguinanti, arti spezzati. All’improvviso, in città, una sparatoria tra delinquenti e forze dell’ordine; alcuni malviventi, morti sul colpo, crivellati di pallottole. All’improvviso, in casa, nella sua camera, un malore nell’alto della notte, e al mattino quel giovane, con sorpresa, è stato trovato freddo cadavere nel proprio letto. Sono fatti che nel mondo capitano ogni giorno.
Ebbene, in quell’istante, appena arrivata sorella morte corporale, là sull’asfalto della strada, là in quella città, là in quella casa e in quel letto, l’anima lascia il corpo e si presenta subito davanti a Cristo Dio per essere giudicata. Le parole del libro di Dio sono chiare e perentorie: “È stabilito per gli uomini che muoiano una sola volta, dopo di che viene il Giudizio” (2)
Mentre parenti e amici raccolti attorno al cadavere domanderanno: “Quanto ha lasciato?”, gli Angeli chiederanno: “Quanto ha portato?” Non giova per l’eternità quello che si lascia sulla terra: ricchezza, piaceri proibiti, successi mondani, ecc.: tutto questo – dice la Bibbia – “è vanità di vanità e affanno”: eppure molti si preoccupano soltanto di queste cose vane.

Urge stare preparati, in grazia di Dio, con l’anima ricolma di opere buone, poiché molto spesso la chiamata al Giudizio di Dio è improvvisa; e, subito, Gesù, come all’amministratore del Vangelo, chiederà: “Rendi conto della tua amministrazione” (3): I talenti, i beni che ti ho dato: intelligenza, volontà, cuore, sensi, soldi, quanto possedevi (e di cui eri solo amministratore), tutto hai adoperato per amare Me (tuo Signore) e il tuo prossimo? Per osservare tutti i miei Comandamenti? Sì? Allora, avrai come ricompensa una eternità gioiosa! No? Allora Gesù sarà costretto a gridarti: “Non ti conosco! Vai lontano da Me, maledetto!”
S. Paolo ammonisce: “Non vi fate illusioni; non si può prendere gioco di Dio. Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato. Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna” (4). In genere – come afferma S. Agostino – “qualis vita, finis ita”, qual’è la vita, tale sarà la fine della vita ossia la morte e l’immediato presentarsi al Tribunale di Cristo Dio: se la vita è buona cioè religiosa, la morte sarà buona cioè religiosa; se la vita è cattiva facilmente la morte sarà cattiva cioè non religiosa, forse disperata, e, come afferma la Bibbia, ad essa seguirà subito un “giudizio durissimo”. Gli esempi sono innumerevoli. Chi non ha letto quanto sia stata spaventosa e disperata la morte dell’anticlericale Voltaire?
Ai nostri tempi, la figlia prediletta di Stalin, Svetlana, così racconta la morte di suo padre, che è stato il più feroce persecutore dei cristiani ed il responsabile delle torture e della morte di molti milioni di innocenti. Muore nella sua lussuosa e fortificatissima dacia. Parole precise della figlia: “Mio padre morì in modo terribile e difficile. La fame di ossigeno cresceva. La faccia si oscurava e si alterava, i suoi lineamenti diventavano irriconoscibili, le labbra si facevano nere. L’agonia fu spaventosa. Strangolava un uomo sotto gli occhi di tutti. Nell’ultimo minuto, a un tratto egli aprì gli occhi e li girò su tutti coloro che stavano intorno. Fu uno sguardo terribile, forse folle, forse furibondo e pieno di terrore davanti alla morte; e questo sguardo passò su tutti durante una certa frazione di minuto e, a questo punto – fu una cosa incomprensibile e orribile che ancor oggi non capisco, ma non posso dimenticare – a questo punto egli sollevò improvvisamente in alto il braccio sinistro (che non era paralizzato) e con esso indicò verso l’alto, o forse minacciò noi tutti. Il gesto rimase incomprensibile, ma fu pieno di minaccia e non si sa a chi si riferisse. Nell’istante successivo l’anima, compiuto l’ultimo sforzo, si strappò dal corpo” (5). Quell’anima subito ha dovuto presentarsi davanti a Cristo Dio per essere giudicata.
Per i nemici di Dio e per gli uomini che dimenticano Gesù, Messa domenicale, sacramenti, preghiera e non si convertono, ci sono le severe parole della Bibbia: “Quanto è terribile cadere nelle mani del Dio vivente!” (6).
Per gli amici di Gesù, per tutti i peccatori che si sono convertiti, ci sono le dolcissime parole che il Giudice Divino rivolgerà a ciascuno di loro: “Servo buono e fedele, prendi parte (per sempre) alla gioia del tuo Signore” (7).

B – GIUDIZIO UNIVERSALE
Ogni uomo buono e religioso alza il livello spirituale di tutta l’umanità, attira tante benedizioni di Dio ed è di buon esempio e causa di salvezza eterna per molte anime. Mentre l’uomo non religioso nuoce a tutta l’umanità, attira le maledizioni di Dio e diventa pietra di scandalo per tante anime che per sua colpa si incammineranno verso la perdizione eterna. Dunque la giustizia esige che ogni persona sia giudicata pure davanti a tutti gli uomini: è necessario ci sia il Giudizio universale. La Bibbia ce l’assicura: “Tutti noi ci presenteremo al Tribunale di Dio” (8).
1) Venuta del Giudice (“parusia”): Questo mondo finirà. Quando? Gesù dice: “Nessuno lo sa, neppure gli Angeli” (9). Verrà giorno in cui “il sole – dice Gesù – si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte. Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo (la Croce) e si batteranno il petto tutte le tribù della terra e vedranno il Figlio dell’uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria. Egli manderà i suoi Angeli con grande tromba e raduneranno tutti i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all’altro del cielo” (10). “Il Figlio dell’uomo verrà nella gloria del Padre suo con i suoi Angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni” (11).
2) Severità del Giudice: Ecco come S. Giovanni, l’apostolo dell’amore, descrive la severità di Cristo Giudice verso i cattivi (mentre verso i buoni sarà di estrema dolcezza): “Aveva gli occhi fiammeggianti come fuoco, i piedi avevano l’aspetto del bronzo splendente purificato nel crogiuolo. La voce era simile al fragore di grandi acque. Nella destra teneva sette stelle, dalla bocca gli usciva una spada affilata a doppio taglio e il suo volto somigliava al sole quando splende in tutta la sua forza. Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma Egli posando su di me la destra mi disse: Non temere! Ho potere sopra la morte e sopra gli inferi” (12). “Poi vidi i morti, grandi e piccoli, ritti davanti al trono. Furono aperti i libri e fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati in base a ciò che era scritto in quei libri, ciascuno secondo le sue opere. Il mare restituì i morti che esso custodiva e la morte e gli inferi resero i morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere. Poi la morte e gli inferi vennero gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco. E chi non era scritto nel libro della vita venne gettato nello stagno di fuoco” (13).
3) Sentenza del Giudice: “Allora dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite benedetti dal Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi...Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno preparato per il diavolo e per i suoi seguaci” (14).
Per andare serenamente verso il Giudizio, amiamo tanto Gesù e la Madonna.
Amiamo Gesù con tutto il cuore sull’esempio di Francesco d’Assisi, e allora esulteremo in vita e in morte poiché avremo la certezza che risplenderà per noi la beatitudine del cantico di Frate Sole: “Beati quelli che la morte troverà nella tua santissima volontà”, o mio Signore!
Siamo molto devoti della Madonna! Nel Giudizio universale di Michelangelo, la Vergine dipinta alla destra di Gesù, quasi si ritira in disparte come per dirci: adesso è troppo tardi, non posso più far nulla per voi; mi dovevate invocare quando vivevate sulla terra! Non aspettiamo il giorno del Giudizio per invocare la Madonna. Supplichiamola fin da ora ogni giorno, recitiamo sempre il rosario. Ci otterrà un Giudizio favorevole: saremo dalla parte di coloro ai quali Gesù dirà: “Venite, benedetti, al Regno eterno!”.

ESEMPIO. S. Veronica Giuliani, Clarissa Cappuccina, di una santità gigantesca (a molti sconosciuta), ha scritto un diario di altissima ascetica e mistica di ben 22.000 pagine, quasi tutte dettate dalla Madonna. Ecco come racconta nel diario una delle sue comparizioni, nell’estasi, al Tribunale di Cristo: “Gesù e Maria mi guardavano indignati e severi... Improvvisamente si fece luce e la mia vita si mostrò in tutta la sua nudità. Vidi le grazie ricevute e le mie infedeltà, e mi sembrò di udire la Corte celeste rimproverarmi la mia ingratitudine; tutti si velavano la faccia per la collera e il disgusto. I Santi tremavano nel vedere i visi corrucciati di Gesù e Maria. Io guardavo i miei Angeli e i miei Santi, ma nessuno prendeva le mie difese. Nascondermi o fuggire? Impossibile! La giustizia di Dio mi teneva legata. Parlare? Impossibile! Là restiamo senza voce; solo la voce delle colpe sale davanti al Giudice. Nello specchio divino vidi le mie infedeltà e ingratitudini. Compresi che l’offesa che chiamiamo leggera e che ci appare come un pulviscolo, per Iddio è una montagna.
Già un’armata di demoni si avvicinava per prendermi e per portarmi via. Ma d’un tratto la Madonna mi guardò con pietà e rivolse al Figlio queste parole: Per amor mio perdonatela; pronunziate la sentenza di eterna vita. Gesù allora mi riguardò con tenerezza, e tutti i miei Santi protettori cantarono un inno di grazie e di trionfo. Ma quanto terribile era stato il Giudizio! E pensare che tutti gli uomini lo subiranno!”

N.B. Con questa rivelazione impressionante Gesù vuole insegnarci che anche la sua giustizia (alla quale pochi pensano) è infinita pur rimanendo infinita e dolcissima la sua misericordia verso il peccatore pentito. Infatti alla B. Faustina Kowalska Gesù ha detto che se voi sulla terra avrete fatto degna riparazione per i peccati “quel giorno (del Giudizio) sarà più che mai il giorno della misericordia, in cui il Signore nasconderà, per così dire, i vostri peccati nelle sue piaghe dove troverete rifugio sicuro”.

PROPOSITO. Voglio vivere santamente, in un ferventissimo amore al Salvatore, così da poter ripetere con S. Teresa del Bambin Gesù: “Non ho terrore del Giudizio poiché mio Giudice sarà quel Gesù che è testimone della mia vita e che io amo tanto”.
Supplicherò ogni giorno, con tutto il cuore, la Madonna, mia Madre celeste e mia sicura speranza, per raccomandarle l’ora importantissima in cui comparirò al tribunale di Cristo Dio: Prega per noi... nell’ora della nostra morte.


(1) At. 10, 42 (8) Rom. 14, 10
(2) Ebr. 9,27 (9) Mt. 24, 36 ss.
(3) Lc. 16, 2 (10) Mt. 24, 29 ss.
(4) Gal. 6, 7-10 (11) Mt. 16, 27
(5) Roy Medvedev,“Lo Stalinismo”, Mondadori (12) Apoc. 1, 14 - 18
(6) Ebr. 10, 31 (13) Apoc. 20, 12 - 15
(7) Mt. 25, 21 (14) Mt. 25, 31 – 34 e 41

Tratto da “Con Maria verso Gesù” di fr. Crispino Lanzi, Cappuccino


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