Mentre
tanti Sacerdoti non ci parlano mai del Giudizio di Dio, sentiamo il
dovere di riflettere sulle solenni parole di S. Pietro: Gesù “ci
ha ordinato di annunziare al popolo e di attestare che Egli è il
Giudice dei vivi e dei morti” (1). Ci incoraggia e ci spinge a
questa meditazione S. Agostino che afferma: “Se i cristiani
non sentissero altra predicazione che quella del Giudizio di Dio,
questa sola basterebbe a far loro osservare il Vangelo e vivere
santamente in grazia”.
A
– GIUDIZIO PARTICOLARE
All’improvviso,
sull’autostrada, urti violenti e fragorosi tamponamenti; un
groviglio di automobili sconquassate e in rottami. Sull’asfalto e
tra contorte lamiere, cadaveri sanguinanti, arti spezzati.
All’improvviso, in città, una sparatoria tra delinquenti e
forze dell’ordine; alcuni malviventi, morti sul colpo, crivellati
di pallottole. All’improvviso, in casa, nella sua camera, un
malore nell’alto della notte, e al mattino quel giovane, con
sorpresa, è stato trovato freddo cadavere nel proprio letto. Sono
fatti che nel mondo capitano ogni giorno.
Ebbene,
in quell’istante, appena arrivata sorella morte corporale, là
sull’asfalto della strada, là in quella città, là in quella casa
e in quel letto, l’anima lascia il corpo e si presenta subito
davanti a Cristo Dio per essere giudicata. Le parole del libro di
Dio sono chiare e perentorie: “È stabilito per gli uomini che
muoiano una sola volta, dopo di che viene il Giudizio” (2)
Mentre
parenti e amici raccolti attorno al cadavere domanderanno: “Quanto
ha lasciato?”, gli Angeli chiederanno: “Quanto ha portato?” Non
giova per l’eternità quello che si lascia sulla terra: ricchezza,
piaceri proibiti, successi mondani, ecc.: tutto questo – dice la
Bibbia – “è vanità di vanità e affanno”: eppure molti si
preoccupano soltanto di queste cose vane.
Urge
stare preparati, in grazia di Dio, con l’anima ricolma di opere
buone, poiché molto spesso la chiamata al Giudizio di Dio è
improvvisa; e, subito, Gesù, come all’amministratore del
Vangelo, chiederà: “Rendi conto della tua amministrazione”
(3): I talenti, i beni che ti ho dato: intelligenza, volontà, cuore,
sensi, soldi, quanto possedevi (e di cui eri solo amministratore),
tutto hai adoperato per amare Me (tuo Signore) e il tuo prossimo? Per
osservare tutti i miei Comandamenti? Sì? Allora, avrai come
ricompensa una eternità gioiosa! No? Allora Gesù sarà costretto a
gridarti: “Non ti conosco! Vai lontano da Me, maledetto!”
S.
Paolo ammonisce: “Non vi fate illusioni; non si può
prendere gioco di Dio. Ciascuno raccoglierà quello che avrà
seminato. Chi semina nella sua carne, dalla carne raccoglierà
corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita
eterna” (4). In genere – come afferma S. Agostino – “qualis
vita, finis ita”, qual’è la vita, tale sarà la fine della
vita ossia la morte e l’immediato presentarsi al Tribunale di
Cristo Dio: se la vita è buona cioè religiosa, la morte sarà buona
cioè religiosa; se la vita è cattiva facilmente la morte sarà
cattiva cioè non religiosa, forse disperata, e, come afferma la
Bibbia, ad essa seguirà subito un “giudizio durissimo”.
Gli esempi sono innumerevoli. Chi non ha letto quanto sia stata
spaventosa e disperata la morte dell’anticlericale Voltaire?
Ai
nostri tempi, la figlia prediletta di Stalin, Svetlana, così
racconta la morte di suo padre, che è stato il più feroce
persecutore dei cristiani ed il responsabile delle torture e della
morte di molti milioni di innocenti. Muore nella sua lussuosa e
fortificatissima dacia. Parole precise della figlia: “Mio padre
morì in modo terribile e difficile. La fame di ossigeno cresceva. La
faccia si oscurava e si alterava, i suoi lineamenti diventavano
irriconoscibili, le labbra si facevano nere. L’agonia fu
spaventosa. Strangolava un uomo sotto gli occhi di tutti. Nell’ultimo
minuto, a un tratto egli aprì gli occhi e li girò su tutti coloro
che stavano intorno. Fu uno sguardo terribile, forse folle, forse
furibondo e pieno di terrore davanti alla morte; e questo sguardo
passò su tutti durante una certa frazione di minuto e, a questo
punto – fu una cosa incomprensibile e orribile che ancor oggi non
capisco, ma non posso dimenticare – a questo punto egli sollevò
improvvisamente in alto il braccio sinistro (che non era paralizzato)
e con esso indicò verso l’alto, o forse minacciò noi tutti. Il
gesto rimase incomprensibile, ma fu pieno di minaccia e non si sa a
chi si riferisse. Nell’istante successivo l’anima, compiuto
l’ultimo sforzo, si strappò dal corpo” (5). Quell’anima subito
ha dovuto presentarsi davanti a Cristo Dio per essere giudicata.
Per
i nemici di Dio e per gli uomini che dimenticano Gesù, Messa
domenicale, sacramenti, preghiera e non si convertono, ci sono le
severe parole della Bibbia: “Quanto è terribile cadere nelle mani
del Dio vivente!” (6).
Per
gli amici di Gesù, per tutti i peccatori che si sono convertiti,
ci sono le dolcissime parole che il Giudice Divino rivolgerà a
ciascuno di loro: “Servo buono e fedele, prendi parte (per sempre)
alla gioia del tuo Signore” (7).
B
– GIUDIZIO UNIVERSALE
Ogni
uomo buono e religioso alza il livello spirituale di tutta l’umanità,
attira tante benedizioni di Dio ed è di buon esempio e causa di
salvezza eterna per molte anime. Mentre l’uomo non religioso nuoce
a tutta l’umanità, attira le maledizioni di Dio e diventa pietra
di scandalo per tante anime che per sua colpa si incammineranno verso
la perdizione eterna. Dunque la giustizia esige che ogni persona sia
giudicata pure davanti a tutti gli uomini: è necessario ci sia il
Giudizio universale. La Bibbia ce l’assicura: “Tutti noi ci
presenteremo al Tribunale di Dio” (8).
1)
Venuta del Giudice (“parusia”): Questo mondo
finirà. Quando? Gesù dice: “Nessuno lo sa, neppure gli Angeli”
(9). Verrà giorno in cui “il sole – dice Gesù – si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce, gli astri cadranno dal cielo e le
potenze dei cieli saranno sconvolte. Allora comparirà nel cielo
il segno del Figlio dell’uomo (la Croce) e si batteranno il
petto tutte le tribù della terra e vedranno il Figlio dell’uomo
venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria. Egli
manderà i suoi Angeli con grande tromba e raduneranno tutti i suoi
eletti dai quattro venti, da un estremo all’altro del cielo”
(10). “Il Figlio dell’uomo verrà nella gloria del Padre
suo con i suoi Angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni”
(11).
2)
Severità del Giudice: Ecco come S. Giovanni,
l’apostolo dell’amore, descrive la severità di Cristo Giudice
verso i cattivi (mentre verso i buoni sarà di estrema dolcezza):
“Aveva gli occhi fiammeggianti come fuoco, i piedi avevano
l’aspetto del bronzo splendente purificato nel crogiuolo. La voce
era simile al fragore di grandi acque. Nella destra teneva sette
stelle, dalla bocca gli usciva una spada affilata a doppio taglio e
il suo volto somigliava al sole quando splende in tutta la sua forza.
Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma Egli posando su di
me la destra mi disse: Non temere! Ho potere sopra la morte e sopra
gli inferi” (12). “Poi vidi i morti, grandi e piccoli, ritti
davanti al trono. Furono aperti i libri e fu aperto anche un altro
libro, quello della vita. I morti vennero giudicati in base a ciò
che era scritto in quei libri, ciascuno secondo le sue opere. Il mare
restituì i morti che esso custodiva e la morte e gli inferi resero i
morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue
opere. Poi la morte e gli inferi vennero gettati nello stagno di
fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco. E chi non era
scritto nel libro della vita venne gettato nello stagno di fuoco”
(13).
3)
Sentenza del Giudice: “Allora dirà a
quelli che stanno alla sua destra: Venite benedetti dal Padre mio,
ricevete in eredità il regno preparato per voi...Poi dirà a
quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel
fuoco eterno preparato per il diavolo e per i suoi seguaci” (14).
Per
andare serenamente verso il Giudizio, amiamo tanto Gesù e la
Madonna.
Amiamo
Gesù con tutto il cuore sull’esempio di Francesco d’Assisi,
e allora esulteremo in vita e in morte poiché avremo la certezza che
risplenderà per noi la beatitudine del cantico di Frate Sole: “Beati
quelli che la morte troverà nella tua santissima volontà”, o mio
Signore!
Siamo
molto devoti della Madonna! Nel Giudizio universale di
Michelangelo, la Vergine dipinta alla destra di Gesù, quasi si
ritira in disparte come per dirci: adesso è troppo tardi, non posso
più far nulla per voi; mi dovevate invocare quando vivevate sulla
terra! Non aspettiamo il giorno del Giudizio per invocare la Madonna.
Supplichiamola fin da ora ogni giorno, recitiamo sempre il rosario.
Ci otterrà un Giudizio favorevole: saremo dalla parte di coloro ai
quali Gesù dirà: “Venite, benedetti, al Regno eterno!”.
ESEMPIO.
S. Veronica Giuliani, Clarissa Cappuccina, di una santità
gigantesca (a molti sconosciuta), ha scritto un diario di
altissima ascetica e mistica di ben 22.000 pagine, quasi tutte
dettate dalla Madonna. Ecco come racconta nel diario una delle sue
comparizioni, nell’estasi, al Tribunale di Cristo: “Gesù e Maria
mi guardavano indignati e severi... Improvvisamente si fece luce e la
mia vita si mostrò in tutta la sua nudità. Vidi le grazie ricevute
e le mie infedeltà, e mi sembrò di udire la Corte celeste
rimproverarmi la mia ingratitudine; tutti si velavano la faccia per
la collera e il disgusto. I Santi tremavano nel vedere i visi
corrucciati di Gesù e Maria. Io guardavo i miei Angeli e i miei
Santi, ma nessuno prendeva le mie difese. Nascondermi o fuggire?
Impossibile! La giustizia di Dio mi teneva legata. Parlare?
Impossibile! Là restiamo senza voce; solo la voce delle colpe sale
davanti al Giudice. Nello specchio divino vidi le mie infedeltà e
ingratitudini. Compresi che l’offesa che chiamiamo leggera e che ci
appare come un pulviscolo, per Iddio è una montagna.
Già
un’armata di demoni si avvicinava per prendermi e per portarmi via.
Ma d’un tratto la Madonna mi guardò con pietà e rivolse al Figlio
queste parole: Per amor mio perdonatela; pronunziate la sentenza di
eterna vita. Gesù allora mi riguardò con tenerezza, e tutti i miei
Santi protettori cantarono un inno di grazie e di trionfo. Ma quanto
terribile era stato il Giudizio! E pensare che tutti gli uomini lo
subiranno!”
N.B.
Con questa rivelazione impressionante Gesù vuole insegnarci che
anche la sua giustizia (alla quale pochi pensano) è infinita
pur rimanendo infinita e dolcissima la sua misericordia verso il
peccatore pentito. Infatti alla B. Faustina Kowalska Gesù ha
detto che se voi sulla terra avrete fatto degna riparazione per i
peccati “quel giorno (del Giudizio) sarà più che mai il giorno
della misericordia, in cui il Signore nasconderà, per così dire, i
vostri peccati nelle sue piaghe dove troverete rifugio sicuro”.
PROPOSITO.
Voglio vivere santamente, in un ferventissimo amore al Salvatore,
così da poter ripetere con S. Teresa del Bambin Gesù: “Non ho
terrore del Giudizio poiché mio Giudice sarà quel Gesù che è
testimone della mia vita e che io amo tanto”.
Supplicherò
ogni giorno, con tutto il cuore, la Madonna, mia Madre celeste e mia
sicura speranza, per raccomandarle l’ora importantissima in cui
comparirò al tribunale di Cristo Dio: Prega per noi... nell’ora
della nostra morte.
(1)
At. 10, 42 (8)
Rom. 14, 10
(2)
Ebr. 9,27 (9)
Mt. 24, 36 ss.
(3)
Lc. 16, 2 (10) Mt.
24, 29 ss.
(4)
Gal. 6, 7-10 (11)
Mt. 16, 27
(5)
Roy Medvedev,“Lo Stalinismo”,
Mondadori (12) Apoc.
1, 14 - 18
(6)
Ebr. 10, 31
(13) Apoc. 20, 12 - 15
(7)
Mt. 25, 21 (14) Mt. 25, 31 – 34 e 41
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