martedì 12 agosto 2025

BEATI VOI!

Noi cristiani, che viviamo in Occidente, dovremmo ricordarci di essere grati per la libertà che abbiamo di vivere la nostra fede. Ci fa bene sentirci dire da qualcuno che viene da fuori quanto siamo fortunati, se paragonati a chi vive in contesti più problematici. Nel 2023, un frate francescano iraniano di nome André Marie Rahbar ha raccontato la storia molto commovente di come, da solo e in circostanze difficili, ha incontrato Cristo quasi per caso.


La città nella quale sono nato - la vecchia Tabriz nell'Iran settentrionale - forse è conosciuta da voi per i tappeti persiani che provengono da lì. Il 99,99 % della popolazione è musulmano, praticamente non ci sono cristiani, ad eccezione di alcune famiglie armene. Nella mia famiglia non si credeva in Dio, eravamo quasi atei; fino ai 12, 13 anni sono stato un bambino che giocava per strada e andava a scuola, senza alcun interesse per Dio o per la religione. Ma un giorno, mentre andavo a scuola, per terra ho notato un libro. 

L'ho raccolto per curiosità, per vedere che libro fosse. Sulla copertina c'era scritto: "Vangelo di Gesù Cristo". "Strano. Che cos 'è un Vangelo? E chi è Gesù Cristo?". Ero incuriosito, l'ho preso con me e ho aperto la prima pagina: "Vangelo secondo Matteo... Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli. Giuda... Fares... Esrom...". Cosa voleva dire? Un'intera lista di nomi che si fa fatica a pronunciare. Ma ho continuato a leggere. Non so cosa ci fosse dietro quelle pagine, che cosa affascinasse tanto un ragazzo di 13 anni da spingerlo a continuare a leggere. Ho sfogliato quel libro e ho letto di questa persona che si chiamava Gesù, nato in una famiglia che poi aveva fatto un viaggio in Egitto... interessante, strano.

Ho continuato a leggere, a leggere, fino a che, alcune pagine dopo, sono arrivato al passo dove c'era scritto: "Beati i poveri...". Nella nostra società tutti sappiamo che cos'è la povertà. Beati loro!! "Beati gli afflitti...". Ho letto per la prima volta le Beatitudini, una dopo l'altra, e passo dopo passo quella persona che diceva "beati i poveri" diventava per me sempre più interessante. Beati..., beati..., beati. Per la prima volta leggevo di qualcuno che diceva: "Pregate per i vostri nemici". Forse per voi questo è normale, perché siete cresciuti in un paese cristiano, in un ambiente cristiano, in una società pressoché cristiana. Da noi questo non esiste. Poi: "Voi siete la luce... il sale della terra...". Continuavo a leggere giorno e notte. Questo libro è tuttora proibito nel mio paese. Avere con sé il Vangelo o una Bibbia è pericoloso quanto portarsi dietro 6 kg di eroina.

Non so chi lo avesse lasciato sulla strada, ma quel libro ha cambiato la mia vita. Solo in seguito ho scoperto che queste semplici parole hanno trasformato la vita di molte, molte persone. Poi c'è stato un problema con la mia famiglia, quando hanno visto il loro unico figlio leggere questo libro da mattina a sera, perfino per strada e a scuola. All'inizio mi dicevano: "Guarda, sono tutti racconti di 2000 anni fa, smettila, non romperti la testa con certe stupidaggini". Ma io non riuscivo a lasciarlo. Perché la differenza con le altre storie che conoscevo, era questo Gesù che avevo trovato nel libro e che parlava di amore. Dopo 22 anni, ancora non so spiegare cosa provavo allora. Posso solo testimoniare che lo sentivo vicino, sentivo la sua presenza; non dico di aver sentito la sua voce o di averlo visto scendere dal cielo, no. Ma nel profondo del mio cuore c'era qualcosa, una certezza che Lui veramente c'era, che Lui esisteva e mi era vicino.

Dopo un certo tempo, la mia famiglia mi ha portato da uno psicologo dicendo: "Nostro figlio ha perso la ragione". Ma è stato tutto inutile, non ha portato a nulla. Poi ad un certo punto i miei genitori mi hanno detto: "Va bene, adesso basta con questo libro". Mio padre lo ha strappato e lo ha buttato via. Però ogni settimana ricevevo da lui i soldi per i biglietti della metropolitana per andare a scuola. Li ho presi e ho comprato di nuovo quel libro; ho cercato in tutta la città, finché non l'ho trovato in un negozio. Mio padre lo ha scoperto e lo ha strappato. Avevo perso di nuovo il Vangelo! Sono andato nel negozio e l'ho ricomprato.

Non so quante volte sia andata avanti così: invece di comprare i biglietti del tram, ricompravo sempre il Vangelo e andavo a scuola a piedi, finché mio padre non se n'è accorto e ha smesso di darmi i soldi, dandomi invece i biglietti. Cosa ho fatto? Li vendevo e compravo il Vangelo. Mentre andavo a scuola, leggevo, pregavo e guardavo il cielo. Dopotutto, ero un bambino e nel Vangelo c'era scritto: "Padre nostro che sei nei cieli...". Credevo davvero che Dio fosse in cielo e guardavo le nuvole: "Tu che sei nei cieli, ciao...". Così ho conosciuto Cristo per queste strade.

Un giorno, il proprietario del negozio mi ha detto: "Questo è l'ultimo Vangelo, non ne abbiamo più". Dovevo inventarmi qualcosa, perché non potevo andare avanti così; se avessi perso anche quest'ultimo, non ne avrei trovati altri. Accanto alla mia scuola, però, c'era una biblioteca. Andavo sempre lì per leggere il mio piccolo Vangelo, perché con meno 15 gradi in inverno non potevo stare in strada. Il bibliotecario mi conosceva bene. Una mattina, sono andato da lui alle sette e mezzo, quando la biblioteca apriva, e gli ho detto: "Vorrei regalare un libro alla biblioteca." - "Ah, grazie! Che tipo di libro è?". Gliel'ho mostrato e lui lo ha guardato; era un uomo semplice e, grazie a Dio, non sapeva che fosse un libro proibito. Ci ha messo un timbro sopra e così è diventato proprietà della biblioteca. Poi ha detto: "Bene. Come posso aiutarti? Cerchi qualcosa?". -"Sì, vorrei prendere in prestito questo libro, per favore". Così andavo ogni mattina alle sette e mezza e prendevo in prestito il libro, lo riportavo indietro alle sette di sera, quando la biblioteca chiudeva; avevo trovato un "parking" per il mio Vangelo. Poi tornavo a casa, e non avevo più il Vangelo con me...

Oggi si può ridere di questa cosa, ma allora mi veniva da piangere. La notte senza quel libro era davvero buia per me! Ecco perché ci ero così inseparabilmente legato: ci avevo trovato la luce! Senza di esso, avevo paura; anche oggi ho paura se non ce l'ho con me. Dovevo inventarmi qualcos'altro, perché non potevo stare senza quelle parole meravigliose di notte. Mi sono detto: posso scriverle! Il Nuovo Testamento ha 27 libri. Ho cominciato a scrivere. Ma poiché, se la mia famiglia lo avesse scoperto, ci sarebbero stati gli stessi problemi, ho imparato l'alfabeto armeno! È composto da segni incomprensibili e nessuno avrebbe potuto capire cosa era scritto.

Quindi ho copiato il Nuovo Testamento in persiano, con la scrittura armena, in 28, 29 quaderni, tutti pieni dalla prima all'ultima pagina. Ma portare in giro quasi 30 quaderni, era semplicemente impossibile. "Signore, che cosa devo fare?", ho chiesto. E questa volta ho sentito nel mio cuore le parole: "Devi vivere il Vangelo, non solo leggerlo e averlo con te! Se vivi questa Parola, porterai la luce in te, non nella tua tasca, non in quaderni o libri; devi viverla!". È stato davvero un momento che ha rivoluzionato la mia vita. Che ora il Signore avesse aperto un'altra finestra, un'altra via davanti a me che Egli stesso avrebbe illuminato? In quel periodo - io avevo quasi 15 anni ed ero "in cammino" già da due - ho visitato per la prima volta una chiesa. Fino ad allora non ne avevo mai vista una all'interno, né avevo incontrato altri cristiani. Voi invece siete stati tutti battezzati in una chiesa e quando nella vostra città uscite di casa, passate accanto a forse una decina di chiese, dappertutto ne avete qualcuna. Da noi questo non esiste! A dire il vero nella mia città c'era una chiesa, ma io non potevo entrarci. Ogni giorno andavo lì e guardavo da fuori del muro in alto verso la cupola, della quale si poteva vedere solo una parte con la croce, questo era tutto. Ma in quel periodo ho trovato una chiesa nella capitale Teheran, a quasi 700 km dalla mia città. Ci sono andato, ci sono entrato per la prima volta e mi si è aperto un altro mondo.

Mi sono preparato quasi sette anni per ricevere il battesimo. Ma con questo ha avuto inizio tutta una serie di grandi difficoltà sia con la mia famiglia, che mi ha chiesto di andare via da casa, sia anche con la società, lo Stato, la polizia. Avevo 16 anni quando sono finito per la prima volta in carcere... Beati voi! Beati voi che avete le chiese! Avete sacerdoti, avete religiosi. Nel mio paese ci sono ancora molte, molte persone che desiderano anche solo avvicinarsi ad una chiesa, entrarci solo una volta! Pensate, dopo quasi 15 anni ho potuto ricevere il Santissimo Corpo di Cristo, la Comunione! La vita che vi racconto è difficile, sì, ma dopo 22 anni posso dire che è anche meravigliosa! Sapete perché in Medio Oriente e in molti altri paesi ci sono tutte queste persecuzioni? Perché Cristo è risorto! Matteo scrive all'inizio del suo Vangelo che alcuni dall'Oriente videro sorgere una stella. Tutti i perseguitati, anch'io, hanno visto una luce e hanno deciso di seguirla. Essi sono testimoni nei loro paesi della fede e di questa luce che portano dentro di sé con gioia.

Dal momento in cui avete incontrato Cristo, avete visto anche voi questa luce. Ogni giorno potete riceverla, non è vero? Pensate di tanto in tanto che io ho dovuto aspettare 15 anni la santa Comunione, il Santissimo Corpo di Cristo che dona la luce. Irradiate questa luce attraverso la gioia, attraverso il sorriso che donate a tutti! Il mondo ha bisogno del vostro sorriso, del riflesso del sorriso di Dio che portiamo in noi. Irradiatelo anche attraverso la vostra preghiera per quelli che non conoscono Cristo. Io sono il frutto della preghiera di quelli di voi che hanno pregato: "Signore, fatti conoscere ad uno di loro".


Fra' André Marie Rabhar ha pronunciato la sua professione solenne nell'agosto 2023 nella basilica di Sant'Antonio a Istanbul. Durante la sua testimonianza alcuni mesi prima, ha chiesto agli ascoltatori italiani preghiere per la Chiesa in Iran, una Chiesa in crescita, ma perseguitata, per tutto il popolo iraniano, affinché tutti possano incontrare la luce e la gioia di Cristo


Tratto dalla rivista “ IL TRIONFO DEL CUORE” Luglio-Agosto 2025

Sito www.familiemariens.org


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