venerdì 3 maggio 2019

OPERAZIONE GERICO... Tratto dal libro “ Il Bambino nascosto di Medjugorje” di suor Emmanuel


"Non abbiate paura di Satana. Non ne vale la pena perché Con un’umile preghiera e un amore ardente lo si può disarmare" (1985).
È primavera. Nizza ostenta le sue aiuole fiorite. I viali sontuosi si rivestono di attrazioni colorate che avvincono gli sguardi. Questo svuoterà certamente i portamonete dei turisti!
Florence si affretta ad andare a compiere un'azione caritatevole di cui custodisce il segreto, quando a un tratto si sente raggelare sul posto: un cartellone immenso, che occupa tutta la vetrina di un hotel, esibisce un titolo fluorescente che è quanto di più appariscente si possa immaginare: «Festival della chiaroveggenza». Sento un tuffo al cuore. Gli occhi si soffermano su ogni particolare del cartellone. Tutto è sapientemente ideato perché le parole colpiscano il passante, provocando in lui una reazione di meraviglia e di desiderio. È inevitabile vedere il cartellone, la pubblicità è irresistibile, una professionalità perfetta! Nello spazio di un fine settimana, ognuno saprà tutto sul suo avvenire e sui pensieri più segreti del suo entourage, amici, nemici, falsi amici... E naturalmente nessuno ripartirà senza solide speranze quanto al suo avvenire finanziario, affettivo e sessuale. Chi partecipa a questo Festival? Nomi prestigiosi dallo consonanze asiatiche misteriose. Doni straordinari a disposizione di tutti! Promesse di miracoli, rivelazioni strabilianti, roba mai vista in Francia! Gli occhi di Florence sono abituati a contemplare Gesù, luce del mondo, durante le lunghe ore di adorazione che si riserva in via prioritaria ogni settimana. La visione del cartellone la colpisce al cuore e la sua preghiera sgorga subito: «No! Signore, no! Non permetterai che i tuoi figli si avvelenino con queste cose!». Florence aveva già notato che quell'albergo, apparentemente "perbene sotto tutti gli aspetti" e molto lussuoso, sfoggiava a volte poster un po' strani, ma era passata oltre fino a quel giorno, consapevole che a Nizza non vivono solo discepoli di Cristo, tutt'altro. Ma questo Festival, no, è la ciliegina sulla torta e bisogna trovare un mezzo per impedire al nemico di colpire. Florence si mette a pregare con fiducia. Sa che per ogni piano da parte delle tenebre, esiste un piano di vittoria nascosto nel cuore di Dio e che basta mettersi in ginocchio per scoprirlo, e anche rimettersi coraggiosamente in piedi per attuarlo! È nella Bibbia che Florence trova la chiave che aprirà le saracinesche della misericordia. Gerico! Ma certo! Come ha ceduto il bastione di Gerico davanti a quei piccoli israeliti minoritari e male armati?!
Basta solo fare la stessa cosa!
Un piano molto semplice si impone nella mente di Florence, che afferra immediatamente il telefono: «Accetteresti di unirti a noi?», chiede al suo braccio destro del gruppo di preghiera. «Ecco: ricordi com'è caduta la città di Gerico? Come sono crollate le sue mura? Basta solo fare la stessa cosa! Gireremo attorno all'isolato in cui si trova quell'albergo pregando e benedicendo il Signore. Possiamo anche dire dei Rosari. Bisognerebbe che dedicassi a questo un'ora del tuo tempo, ci daremo il cambio e lo faremo per sette giorni consecutivi».
Fra i membri del suo gruppo di preghiera, dieci anime buone si offrono volontariamente. Dieci? Perfetto, è il minian, il numero dei giusti" suggerito a Dio da Abramo al momento della sua grande intercessione per Sodoma . Ancora oggi, in Israele, una sinagoga non può essere demolita se in essa assicurano la preghiera dieci ebrei pii.
Ed ecco i nostri dieci "camminatori per Dio" all'opera in questo ricco quartiere di Nizza. Sette giorni in cui consumano le suole, col rosario in mano, il salterio in tasca e soprattutto una grande convinzione nel cuore. Qualche tempo dopo Florence riceve una telefonata: “A proposito, non hai notato niente all'hotel H?”.
«No, perché?!.
«Hanno tolto il cartellone».
«E il Festival?».
«Annullato!».
«Vuoi dire an-nul-la-to?!».
«Si, finito, kaputt, in fumo, ha sgombrato!».
Questo è accaduto dieci anni fa. L'hotel H non ha ripreso mai più le sue attività nocive e il quartiere respira un'altra aria.
E’ permesso pensare che i buoni angeli di Gerico, apprezzando il clima di Nizza, vi abbiano preso dimora?
E non è tutto!
Quando un'anima in pena confida a Florence una situazione che la mette a dura prova e in cui, visibilmente, il maligno gioca a bocce con i figli di Dio e si atteggia a vincitore, la risposta non tarda: «Ma fate come a Gerico! Vedrete, funziona!».
Florence racconta che, in un borgo della Provenza, alcune famiglie cristiane si preoccupavano davanti all'annuncio di un concerto hard rock di un gruppo perlomeno "equivoco". I suoi legami con la droga e tutta la lunga serie di sciagure che seguivano il suo passaggio bastavano a far prevedere il peggio a queste famiglie. Un rave-party doveva attirare migliaia di giovani.
«Facciamo come a Gerico», ha dichiarato una delle famiglie. “Sappiamo dove verrà istallato il palco, dunque ci daremo il cambio, accerchieremo tutta la zona pregando per sette giorni...”
E cosi hanno fatto. Quel giorno, sotto uno splendido sole di luglio, i camion arrivano con il loro carico. I colpi di martello iniziano a risuonare verso l'estremità meridionale del borgo e si erige un grande palco a tempo di record. Alcuni strumenti musicali escono dai grossi bauli e si mette in funzione l'impianto di sonorizzazione che emette le sue dissonanze in tutto il borgo. Attorno ai tecnici si formano già piccoli gruppetti di giovani che fanno loro mille domande. La serata e la notte si annunciano calde, ci si divertirà da pazzi! Anche il gruppo degli oranti è li e continua in silenzio la sua veglia.
«Signore, grazie in anticipo per quello che farai per proteggere i tuoi figli! Abbiamo fiducia in te».
I microfoni, le batterie e tutte le ramificazioni dell'impianto di sonorizzazione sono stati installati al loro posto. Il tempo non può essere più clemente: cielo ben sgombro di nuvole, caldo notevole che diminuirà solo di qualche grado nella serata... ideale per un concerto! Tutto intorno, i piccoli commercianti ambulanti delimitano il loro territorio ed espongono i loro tesori. Quella sera gli affari andranno bene, pensano.
Gli spacciatori di droga sono in agguato e chi cerca avventure elabora già dei piani... pullman e auto private invadono un angolo del grande parcheggio.
«Signore, infinita è la tua misericordia! Vedi tutti questi giovani, tuoi figli, grazie per quello che il tuo cuore di Padre inventerà per risparmiarli».
Il sole è ancora allo zenit quando un giovane dell'operazione Gerico dà di gomito al suo vicino:
Hai visto la nuvola?”.
Una nuvola? Dove vedi una nuvola?!”.
«Guarda, laggiu!». “Hai ragione! Strano... C'entra come i cavoli a merenda, tutto il cielo è di un azzurro senza macchia”.
«Aspetta un po', con Gesù... stai a vedere!».
La scena potrebbe ricordare, per certi versi, l'episodio della nuvola con il profeta Elia, quando il cielo del paese d'Israele fu chiuso per tre anni e la siccità invase il paese. Effettivamente quella piccola nuvola si ingrandisce a vista d'occhio e in tempo record si trasforma in un'enorme massa nera. I tecnici e gli "artisti" cambiano faccia e li afferra l'inquietudine. Hanno proprio ragione a preoccuparsi, perché, in men che non si dica, una pioggia torrenziale si abbatte violentemente sul borgo. Un vero diluvio del tutto imprevedibile. Eppure il bollettino meteorologico aveva annunciato: «Bello stabile»!
Ora, sul palco, c'è il panico totale. Impossibile rimballare tutto cosi rapidamente, gli strumenti e il materiale dell'impianto di sonorizzazione stanno prendendo l'acqua, è una catastrofe...
Anni dopo, alcuni membri dell'operazione Gerico amano ricordare l'episodio del concerto andato in fumo. Ciò li incoraggia a continuare la lotta, perché per rovinare o distruggere i giovani il nemico non dorme. Ciò non toglie che quella sera Dio ha lasciato il segno, migliaia di giovani sono stati risparmiati e il gruppo musicale non si è più proposto in cartellone nella regione.
Tratto dal libro “ Il Bambino nascosto di Medjugorje” di suor Emmanuel – Capitolo 70 da pag.417 a pag.422

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