"Non
abbiate paura di Satana. Non ne vale la pena perché Con un’umile
preghiera e un amore ardente lo si può disarmare"
(1985).
È
primavera. Nizza ostenta le sue aiuole fiorite. I viali sontuosi si
rivestono di attrazioni colorate che avvincono gli sguardi. Questo
svuoterà certamente i portamonete dei turisti!
Florence
si affretta ad andare a compiere un'azione caritatevole di cui
custodisce il segreto, quando a un tratto si sente raggelare sul
posto: un cartellone immenso, che occupa tutta la vetrina di un
hotel, esibisce un titolo fluorescente che è quanto di più
appariscente si possa immaginare: «Festival della chiaroveggenza».
Sento
un tuffo al cuore. Gli occhi si soffermano su ogni particolare del
cartellone. Tutto è sapientemente ideato perché le parole
colpiscano il passante, provocando in lui una reazione di meraviglia
e di desiderio. È inevitabile vedere il cartellone, la pubblicità è
irresistibile, una professionalità perfetta! Nello spazio di un fine
settimana, ognuno saprà tutto sul suo avvenire e sui pensieri più
segreti del suo entourage,
amici, nemici, falsi amici... E naturalmente nessuno ripartirà senza
solide speranze quanto al suo avvenire finanziario, affettivo e
sessuale. Chi partecipa a questo Festival? Nomi prestigiosi dallo
consonanze asiatiche misteriose. Doni straordinari a disposizione di
tutti! Promesse di miracoli, rivelazioni strabilianti, roba mai vista
in Francia! Gli occhi di Florence sono abituati a contemplare Gesù,
luce del mondo, durante le lunghe ore di adorazione che si riserva in
via prioritaria ogni settimana. La visione del cartellone la colpisce
al cuore e la sua preghiera sgorga subito: «No! Signore, no! Non
permetterai che i tuoi figli si avvelenino con queste cose!».
Florence aveva già notato che quell'albergo, apparentemente "perbene
sotto tutti gli aspetti" e molto lussuoso, sfoggiava a volte
poster un po' strani, ma era passata oltre fino a quel giorno,
consapevole che a Nizza non vivono solo discepoli di Cristo,
tutt'altro. Ma questo Festival, no, è la ciliegina sulla torta e
bisogna trovare un mezzo per impedire al nemico di colpire. Florence
si mette a pregare con fiducia. Sa che per ogni piano da parte delle
tenebre, esiste un piano di vittoria nascosto nel cuore di Dio e che
basta mettersi in ginocchio per scoprirlo, e anche rimettersi
coraggiosamente in piedi per attuarlo! È nella Bibbia che Florence
trova la chiave che aprirà le saracinesche della misericordia.
Gerico! Ma certo! Come ha ceduto il bastione di Gerico davanti a quei
piccoli israeliti minoritari e male armati?!
Basta
solo fare la stessa cosa!
Un
piano molto semplice si impone nella mente di Florence, che afferra
immediatamente il telefono: «Accetteresti di unirti a noi?», chiede
al suo braccio destro del gruppo di preghiera. «Ecco: ricordi com'è
caduta la città di Gerico? Come sono crollate le sue mura? Basta
solo fare la stessa cosa! Gireremo attorno all'isolato in cui si
trova quell'albergo pregando e benedicendo il Signore. Possiamo anche
dire dei Rosari. Bisognerebbe che dedicassi a questo un'ora del tuo
tempo, ci daremo il cambio e lo faremo per sette giorni consecutivi».
Fra
i membri del suo gruppo di preghiera, dieci anime buone si offrono
volontariamente. Dieci? Perfetto, è il
minian, il
numero dei giusti" suggerito a Dio da Abramo al momento della
sua grande intercessione per Sodoma . Ancora oggi, in Israele, una
sinagoga non può essere demolita se in essa assicurano la preghiera
dieci ebrei pii.
Ed
ecco i nostri dieci "camminatori per Dio" all'opera in
questo ricco quartiere di Nizza. Sette giorni in cui consumano le
suole, col rosario in mano, il salterio in tasca e soprattutto una
grande convinzione nel cuore. Qualche tempo dopo Florence riceve una
telefonata: “A proposito, non hai notato niente all'hotel H?”.
«No,
perché?!.
«Hanno
tolto il cartellone».
«E
il Festival?».
«Annullato!».
«Vuoi
dire an-nul-la-to?!».
«Si,
finito, kaputt, in fumo, ha sgombrato!».
Questo
è accaduto dieci anni fa. L'hotel H non ha ripreso mai più le sue
attività nocive e il quartiere respira un'altra aria.
E’
permesso pensare che i buoni angeli di Gerico, apprezzando il clima
di Nizza, vi abbiano preso dimora?
E
non è tutto!
Quando
un'anima in pena confida a Florence una situazione che la mette a
dura prova e in cui, visibilmente, il maligno gioca a bocce con i
figli di Dio e si atteggia a vincitore, la risposta non tarda: «Ma
fate come a Gerico! Vedrete, funziona!».
Florence
racconta che, in un borgo della Provenza, alcune famiglie cristiane
si preoccupavano davanti all'annuncio di un concerto hard
rock di
un gruppo perlomeno "equivoco". I suoi legami con la droga
e tutta la lunga serie di sciagure che seguivano il suo passaggio
bastavano a far prevedere il peggio a queste famiglie. Un rave-party
doveva attirare migliaia di giovani.
«Facciamo
come a Gerico», ha dichiarato una delle famiglie. “Sappiamo dove
verrà istallato il palco, dunque ci daremo il cambio, accerchieremo
tutta la zona pregando per sette giorni...”
E
cosi hanno fatto. Quel giorno, sotto uno splendido sole di luglio, i
camion arrivano con il loro carico. I colpi di martello iniziano a
risuonare verso l'estremità meridionale del borgo e si erige
un grande palco a tempo di record. Alcuni strumenti musicali escono
dai grossi bauli e si mette in funzione l'impianto di sonorizzazione
che emette le sue dissonanze in tutto il borgo. Attorno ai tecnici si
formano già piccoli gruppetti di giovani che fanno loro mille
domande. La serata e la notte si annunciano calde, ci si divertirà
da pazzi! Anche il gruppo degli oranti è li e continua in silenzio
la sua veglia.
«Signore,
grazie in anticipo per quello che farai per proteggere i tuoi figli!
Abbiamo fiducia in te».
I
microfoni, le batterie e tutte le ramificazioni dell'impianto di
sonorizzazione sono stati installati al loro posto. Il tempo non può
essere più clemente: cielo ben sgombro
di nuvole, caldo notevole che diminuirà solo di qualche grado nella
serata... ideale per un concerto! Tutto intorno, i piccoli
commercianti ambulanti delimitano il loro territorio ed espongono i
loro tesori. Quella sera gli affari andranno bene, pensano.
Gli
spacciatori di droga sono in agguato e chi cerca avventure elabora
già dei piani... pullman e auto private invadono un angolo del
grande parcheggio.
«Signore,
infinita è la tua misericordia! Vedi tutti questi giovani, tuoi
figli, grazie per quello che il tuo cuore di Padre inventerà per
risparmiarli».
Il
sole è ancora allo zenit quando un giovane dell'operazione Gerico dà
di gomito al suo vicino:
“Hai
visto la nuvola?”.
“Una
nuvola? Dove vedi una nuvola?!”.
«Guarda,
laggiu!». “Hai ragione! Strano... C'entra come i cavoli a merenda,
tutto il cielo è di un azzurro senza macchia”.
«Aspetta
un po', con Gesù... stai a vedere!».
La
scena potrebbe ricordare, per certi versi, l'episodio della nuvola
con il profeta Elia, quando il cielo del paese d'Israele fu chiuso
per tre anni e la siccità invase il paese. Effettivamente quella
piccola nuvola si ingrandisce a vista d'occhio e
in tempo record si trasforma in un'enorme massa nera. I tecnici e gli
"artisti" cambiano faccia e li afferra l'inquietudine.
Hanno proprio ragione a preoccuparsi, perché, in men che non si
dica, una pioggia torrenziale si abbatte violentemente sul borgo. Un
vero diluvio del tutto imprevedibile. Eppure il bollettino
meteorologico aveva annunciato: «Bello stabile»!
Ora,
sul palco, c'è il panico totale. Impossibile rimballare tutto cosi
rapidamente, gli strumenti e il materiale dell'impianto di
sonorizzazione stanno prendendo l'acqua, è una catastrofe...
Anni
dopo, alcuni membri dell'operazione Gerico amano ricordare l'episodio
del concerto andato in fumo. Ciò li incoraggia a continuare la
lotta, perché per rovinare o distruggere i giovani il nemico non
dorme. Ciò non toglie che quella sera Dio ha lasciato il segno,
migliaia di giovani sono stati risparmiati e il gruppo musicale non
si è più proposto in cartellone nella regione.
Tratto
dal libro “ Il Bambino nascosto di Medjugorje” di suor Emmanuel –
Capitolo 70 da pag.417 a pag.422
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